Ostana, il piccolo borgo è tra i più belli d’Italia

In provincia di Cuneo, Ostana è un borgo minuscolo fatto di tante borgate: ecco l'itinerario che porta alla sua scoperta

Pubblicato: 6 Aprile 2019 13:19Aggiornato: 26 marzo 2020 16:21

SiViaggia

Redazione

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Ha solamente un’ottantina di abitanti, Ostana. Ed è il più piccolo tra i Borghi più Belli d’Italia. Sito in Piemonte, nella Valle del Po e in provincia di Cuneo, è una sorta di mondo incantato tutto da scoprire.

Piccolo paese di borgate sparse, Ostana gode di una posizione soleggiata e panoramica sul gruppo del Monviso. Nominato per la prima volta nel 1322 (quando Manfredo IV di Saluzzo investì i marchesi Manfredino e Oddone del Carretto anche del feudo di Austane, per estinguere un debito di 9mila lire genovesi), è un angolo alpino di Occitania che invita a lente passeggiate. Il modo migliore per scoprirlo è infatti camminare tra le sue borgate, un giro che si compie in quattro ore e che d’inverno richiede l’uso delle racchette.

Si comincia da La Villo, laddove si trova il Municipio, e ci si immette sulla strada comunale che conduce a Champanho, circondati dagli aceri, dai frassini, dagli alti mura in pietra e – d’estate – dai garofanini rosa. Si superano le case di Marquét, ci si inoltra nella faggeta e si raggiunge Champanho: da qui, si procede lungo un paesaggio di fiumiciattoli, betulle, larici, sottoboschi di lamponi e di mirtilli. Si oltrepassano piccoli nuclei disabitati, e si raggiungono le borgate di La Ruà e di Miribrart.

È proprio Miribrart, la borgata più suggestiva. Qui le case sono addossate l’una all’altra, i pascoli sospesi tra le rupi e i valloni, i muri perimetrali recuperati poco alla volta tutti con quella grossa pietra che ne riporta la data di costruzione.

A quel punto, si può tornare verso La Villo. Si passa da San Bernardo con la sua chiesetta dagli affreschi medievali, oppure si può salire verso Samicoulàou con le sue barme (delle specie di grotte, utilizzate un tempo per dare riparo ai bovini o come celle per il latte) e proseguire lungo il sentiero delle mèire, una camminata di tre ore che arriva al Pion de Charm e qui incrocia un terzo itinerario, il tracciato dai tratturi che un tempo veniva utilizzato dai bestiami.

Scegliendo di percorrerlo (ma è impegnativo, in quanto si tratta di un trekking di sei ore), si gode di un panorama davvero mozzafiato: dai 2036 metri di Punta Sellassa si vedono il Monviso, il Monte Rosa, il Cervino Si assaporano i sapori autentici delle malghe, e si vive un senso di pura pace.

Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.

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