In Abruzzo, nella provincia dell’Aquila, Opi è un borgo piccolo e affascinante. Un paesino di poco più di quattrocento abitanti, posto su di un’altura a schiena di cavallo.
È un antico borgo medievale, Opi. È immerso nell’anfiteatro naturale del Parco Nazionale d’Abruzzo, circondato da montagne boschive e con – nei dintorni – importanti testimonianze archeologiche. Pare che il suo nome derivi da Ope, antichissima divinità sebina che poi i Romani “assunsero” a dea dell’abbondanza. Oppure da oppidum, termine latino che indica il castello fortificato. In ogni caso, a vedersi è incredibile, così precario sopra la montagna.
Non ci sono edifici particolarmente importanti, a Opi. C’è però la bellezza d’una struttura medievale che è sopravvissuta ai terremoti, con quelle case costruite sul ciglio delle rocce l’una accanto all’altra. Dal suo abitato si scorge una natura splendida: il monte Marsicano, il monte Amaro, la Val Fondillo, la catena delle Camosciare e quella del Monte Greco, il monte Irto e il monte Petroso, fino all’ampia valle che collega il borgo con Pescasseroli.
Sito a 1250 metri sul livello del mare, Opi ha l’aspetto tipico d’un villaggio pastorale d’altura. Visto dall’alto somiglia ad una goccia, oppure ad un’isola in mezzo a un mare verde. Passeggiando per il suo centro storico si ammirano le case unite tra loro da una strada principale e da tutta una serie di vicoli (v’ttal), che le stringono alle stalle dove un tempo venivano accuditi gli animali.
Da vedere sono il palazzo secentesco in cui oggi si trova il municipio, la chiesa di Santa Maria Assunta di stampo romanico e la cappella di San Giovanni Battista, costruita in epoca barocca. In contrada Casali, invece, si possono scorgere tracce d’un luogo sacro attribuito al culto della dea Ope. Soprattutto, però, a Opi c’è la natura. O, perlomeno, c’è nei suoi dintorni.
Si possono organizzare infatti splendide escursioni nel Parco Nazionale d’Abruzzo, oppure praticare sci di fondo sull’altopiano di Macchiarvana, o fare canottaggio sul lago di Scanno o sul lago di Barrea. Perché questo è uno splendido angolo d’Italia, che tutti dovrebbero scoprire.
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