Camaldoli, il borgo più spirituale d’Italia dove rallentare e ritrovare il piacere del tempo

Chi vuole fare esperienza di un luogo unico, un'oasi di pace e di silenzio dove sentirsi accolto, deve andare a Camaldoli: il borgo più spirituale d'Italia

Pubblicato: 26 Febbraio 2025 12:00

Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

L’ospitalità vera ha origini antiche ed è una qualità che va coltivata attraverso il tempo. Visitando il borgo di Camaldoli e incontrando i monaci che l’abitano, l’ospitalità si respira nell’aria, insieme a un senso di pace e spiritualità.

È nell’anno Mille, infatti, che il monaco benedettino San Romualdo, originario di Ravenna, fondò il primo nucleo dell’Eremo di Camaldoli, cinque celle e un piccolo oratorio dedicato a San Salvatore Trasfigurato. Sempre in quel periodo vennero gettate le fondamenta dell’attuale Monastero e di un ospizio nato per accogliere i pellegrini e viandanti.

Oggi, questa piccola oasi di pace e silenzio circondata da una foresta, è ancora abitata da un gruppo di monaci che si dedica alla preghiera, al lavoro, ma anche all’accoglienza. Negli spazi del Monastero e in quelli della Foresteria, infatti, è possibile soggiornare in autonomia, per ritrovare il tempo da dedicare a se stessi, o condividendo la vita monastica partecipando alle iniziative organizzate dai monaci.

Dove si trova il borgo di Camaldoli

Il borgo di Camaldoli, immerso nello splendido contesto naturale offerto dalle foreste casentinesi, fa parte del comune di Poppi, in provincia di Arezzo. Essendo in una posizione isolata, per raggiungerlo dovete possedere un’auto e guidare per un’ora se partite dal capoluogo, Arezzo, un’ora e mezzo da Firenze e oltre due ore da Pisa e Livorno.

Cosa vedere nel borgo di Camaldoli

Camaldoli è sicuramente uno dei borghi da vedere nel casentino toscano. Seppur di piccole dimensioni, le cose da visitare sono molto interessanti e si sposano alla perfezione con questo luogo, intriso di spiritualità.

Eremo di Camaldoli

Il Sacro Eremo di Camaldoli è sicuramente il luogo più suggestivo da scoprire durante la vostra visita. La scelta di chiamarlo ‘Eremo’ non è casuale: in greco significa deserto e rimanda alla spiritualità dei padri del deserto, monaci che si ritirarono fin dai primi secoli del cristianesimo nei deserti della Siria, della Palestina e dell’Egitto per vivere una quotidianità intessuta di preghiera, silenzio, solitudine e lavoro.

Situato a oltre mille metri di altezza, è abitato dai monaci ed è costituito da una serie di edifici che si affacciano su un cortile interno. Qui si trova la piccola chiesa dedicata a San Salvatore Trasfigurato e la cella di San Romualdo, dove il santo trascorreva le sue giornate, l’unica visitabile perché le altre sono adibite ad abitazioni private dei monaci.

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Il cortile interno nel Monastero di Camaldoli

Il Monastero

A circa tre chilometri dall’Eremo si trova il Monastero di origine medievale, ingrandito e ristrutturato nel corso dei secoli. Il Monastero, chiamato anche Cenobio, è il luogo dove i monaci, pur vivendo anche la solitudine, fanno esperienza di vita fraterna e di comunione. L’accoglienza, qui, si respira negli spazi del Monastero e in quelli della Foresteria, dove possono soggiornare i pellegrini.

Il monastero si sviluppa attorno al chiostro centrale, decorato con archi e colonne. Qui si trova un refettorio con soffitto a cassettoni arredato con stalli in noce e, su una parete, è possibile ammirare una tela del Pomarancio, rappresentante Cristo servito dagli angeli.

L’Antica Farmacia

Un altro luogo particolarmente affascinante è l’Antica Farmacia o Spezieria di Camaldoli. Risalente al 1046, rappresenta il laboratorio galenico dove i monaci lavoravano le erbe per preparare i medicinali. Qui ci sono ancora i mobili del ‘600, sovrastati da un soffitto in legno a cassettoni, dove potrete ammirare numerosi libri e ricettari originali risalenti al XV secolo e molti strumenti antichi come alambicchi, mortai, distillatori di rame, torchi in legno, orci oleari e una macina a caldo.

L’ingresso all’Antica Farmacia di Camaldoli è gratuito ed è presente un negozio dove acquistare i prodotti farmaceutici naturali realizzati dai monaci.

La Foresteria

Infine c’è la Foresteria, il luogo dedicato all’ospitalità che, nella seconda metà del Quattrocento, accolse anche Lorenzo il Magnifico con la sua corte di uomini di cultura, come Marsilio Ficino e Leon Battista Alberti. Qui, nel rispetto dei monaci e della loro vita quotidiana, possono dormire fino a 150 persone. Al suo interno dispone anche di spazi per incontri, sale per conferenze e luoghi per il silenzio e la preghiera.

Fonte: Getty Images
Le celle dei monaci a Camaldoli

Cosa fare a Camaldoli

Dopo aver visitato gli ambienti dei monaci e se avete a disposizione scarpe comode, consigliamo di fare qualche trekking nei dintorni. Inoltre, potete arrivare all’Eremo e al Monastero direttamente a piedi perché Camaldoli si trova proprio sulla via di diversi cammini spirituali, uno su tutti il Cammino di San Romualdo. Il percorso, conosciuto anche come ‘Viae Sancti Romualdi’ comincia da Ravenna, dove il Santo nacque e fu ordinato abate, e in 30 tappe giunge a Fabriano, luogo che conserva le sue spoglie, attraversando Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

Essendo un cammino particolarmente lungo e suddiviso in più tappe, potreste decidere di farne solo una parte nei dintorni di Camaldoli per completare quest’esperienza di viaggio in armonia con lo stile di vita di chi ha gettato le basi di questo borgo unico.

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