Nella Sardegna più profonda, sorge un piccolo paese che vi colpirà per la cura delle sue case in pietra granitica, considerate le più belle del territorio.
Situato a 514 metri, Aggius ci regala un panorama che si estende dall’Asinara sino all’arcipelago della Maddalena e alla Costa Smeralda. In giornate limpide si possono addirittura ammirare le Bocche di Bonifacio e la vicina Corsica, mentre nel periodo invernale e primaverile ci si può perdere dietro la magica visione delle cime innevate.
Tra l’alternarsi di rocce granitiche, che compongono la maggior parte dell’economia, e boschi secolari di lecci, ci sono anche le molte sughere della macchia mediterranea.
Per le caratteristiche del suo centro storico, unite al contesto ambientale e all’efficienza dei servizi turistici, il paese, che è famoso per la produzione di tappeti e per la sua arte tessile, ha ricevuto il riconoscimento Bandiera Arancione da parte del Touring club italiano.
Nel centro storico di Aggius vi sono vie e piazze che conservano ancora gli antichi nomi: l‘Aldia (posto di guardia, casello daziario), Paràula, Speslunga, Lu Cunventu, Piazza di li Baddhi (Piazza delle danze).
Quattro invece le chiese da visitare: la Parrocchiale dedicata a Santa Vittoria, un’altra dedicata alla Madonna D’Itria e gli oratori di Santa Croce e del Rosario. Imperdibile il lago artificiale di Santa Degna, ottenuto con lo sbarramento del Rio Mannu, un luogo di una bellezza così selvaggia e meravigliosa che è impossibile non percorrere parte di quei sentieri impervi, tra i sughereti e le alture in granito.
Queste ultime dominano sul silenzio assordante della Valle della Luna (o Piana dei Grandi Sassi), dove è possibile visitare anche una delle strutture nuragiche più imponenti di tutta la Sardegna: il nuraghe Izzana, datato tra il XVI e il X secolo.
Mettete in agenda la visita del Museo Etnografico “Oliva Carta Cannas” (MEOC) e il Museo del Banditismo. Il primo è ricco di oggetti e arredamenti tipici legati all’ambiente domestico, al mondo della tessitura e alla quotidianità, mentre il secondo raccoglie documenti e reperti relativi ai fuorilegge perseguiti dalla dominazione piemontese, per le loro attività di contrabbando.
Per quanto riguarda il cibo, la tradizione utilizza prodotti locali. Il piatto tipico più conosciuto e celebrato di Aggius è la zuppa gallurese “la suppa cuata”, preparata con pane raffermo, formaggio fresco e pecorino grattugiato, successivamente bagnato con brodo di carne e cotto in una teglia “cuata” (nascosta) sotto la brace o dentro un grande recipiente chiamato “lu caldari”. Qualcuno lo accompagna con un sugo di carne di vitello chiamato “lu ghisatu”.
Il piatto perfetto per coccolarsi dopo una passeggiata tra le vie del borgo.
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