Viaggiare in aereo con bambini, consigli per l’uso

I suggerimenti per portare i figli in aereo senza che il viaggio si trasformi in un incubo

Pubblicato: 15 Gennaio 2016 15:46

SiViaggia

Redazione

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Il bambino ha pianto per 5 ore su 12“: si chiama così il video che un viaggiatore, reduce da un volo SingaporeLondra, ha messo in rete ma non è che uno dei tanti tra i vari “Bambino che piange a bordo”. C’è anche un video burla in cui un tizio si alza e lo chiude nella cappelliera: “Geniale!”, “Magari….” si legge nella maggior parte dei commenti e qualcuno propone di fare «una classe a parte riservata a loro». In Paesi come gli Stati Uniti o il Regno Unito, ben più avvezzi degli italiani a viaggiare in aereo con bambini al seguito, sono arrivati a chiedersi se non sia il caso di bandirli dalla prima classe. Sì, è stata la risposta di 9 intervistati su 10 in un sondaggio condotto lo scorso anno da Skytrax, rinomata società britannica specializzata in indagini e classifiche su compagnie aeree e aeroporti.

«Il momento più imbarazzante della mia vita?» ha raccontato in un articolo Christopher Elliott, giornalista e blogger di viaggi per il National Geographic Traveler, Msnbc e The Washington Post, «Facile, quando abbiamo volato con nostro figlio Aren da New York a Londra»: oltre a fare l’upgrade per un posto più comodo «gli avevamo dato un antistaminico. La maggior parte dei bambini crolla dal sonno quando gli viene dato un antistaminico. Non il nostro. L’effetto è stato opposto: iperattivo, ha pianto e si è agitato disturbando tutti». Anche qui: domande e domande nei vari forum stranieri e richieste di delucidazioni ai pediatri su cosa somministrare per farli stare tranquilli in volo.

Per i neonati il pianto è l’unica forma di comunicazione, adattabile a tutto: fame, noia, sonno, freddo, caldo, pannolino, dolore. E la pressurizzazione delle cabine non sempre gioca a loro favore, soprattutto se hanno mal di orecchie. Che fare? Ecco una carrellata di consigli dedicati a chi si sposta con i piccoli o i piccolissimi tratti dai vari siti dedicati, tenendo a mente il primo e più importante: state calmi voi per primi, se vi rilassate probabilmente anche lui non si agiterà.

Prima del volo
– Informate la compagnia aerea in anticipo: molte dispongono di seggiolini e culle. In caso contrario si possono chiedere i posti vicino alle paratie o alle uscite di sicurezza che di solito hanno uno spazio maggiore
– Arrivate con un certo anticipo: alcune compagnie imbarcano i viaggiatori con i bambini piccoli prima degli altri, contemporaneamente alla prima classe per dar loro il tempo di sistemarsi
– Fate una lista di tutto ciò che può servire a bordo (dai ricambi ai liquidi, dalle pappe alle tazze coi beccucci morbidi per evitare di bere dal bicchiere) e di quello che invece fornisce la compagnia. La British Airways per esempio ha un accordo con una società che consegna, a pagamento, dei kit completi direttamente all’hotel.

Durante il volo
– In fase di decollo e atterraggio dategli da succhiare un ciuccio o un biberon per alleviare la pressione sui timpani
– Usate la coperta per avvolgerlo e proteggerlo dai rumori
– Portate giochi e libricini per distarli
– Fatelo mangiare leggero e leggermente in anticipo, per scongiurare la tensione legata alla fame
– Pasti speciali: li hanno la maggior parte delle compagnie e in genere li servono prima degli altri. Per stare più tranquilli portate anche qualcosa preparato da voi
Informarsi sull’orario in cui vengono serviti i pasti: arrivare ai bagni in quel momento potrebbe essere un’impresa. Anche qui meglio giocare in anticipo accompagnandoli in bagno se sono più grandicelli.
In bagno spiegategli di non chiudere la porta dall’interno (meglio se riuscite a tenerla socchiusa voi) e mostrategli dove sono i fazzoletti e dove lavarsi le mani. Attenzione al momento in cui si tira l’acqua (molti si spaventano).
– Rispettate le sue abitudini e gli orari del riposino.

Ai viaggiatori
– Se un bambino piange e vi sembra che i genitori non stiano facendo assolutamente alcunché non ditegli nulla personalmente ma chiedete a un assistente di volo di farlo. È più probabile che diano retta a una persona dello staff che a un viaggiatore.

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