“Il bambino ha pianto per 5 ore su 12“: si chiama così il video che un viaggiatore, reduce da un volo Singapore–Londra, ha messo in rete ma non è che uno dei tanti tra i vari “Bambino che piange a bordo”. C’è anche un video burla in cui un tizio si alza e lo chiude nella cappelliera: “Geniale!”, “Magari….” si legge nella maggior parte dei commenti e qualcuno propone di fare «una classe a parte riservata a loro». In Paesi come gli Stati Uniti o il Regno Unito, ben più avvezzi degli italiani a viaggiare in aereo con bambini al seguito, sono arrivati a chiedersi se non sia il caso di bandirli dalla prima classe. Sì, è stata la risposta di 9 intervistati su 10 in un sondaggio condotto lo scorso anno da Skytrax, rinomata società britannica specializzata in indagini e classifiche su compagnie aeree e aeroporti.
«Il momento più imbarazzante della mia vita?» ha raccontato in un articolo Christopher Elliott, giornalista e blogger di viaggi per il National Geographic Traveler, Msnbc e The Washington Post, «Facile, quando abbiamo volato con nostro figlio Aren da New York a Londra»: oltre a fare l’upgrade per un posto più comodo «gli avevamo dato un antistaminico. La maggior parte dei bambini crolla dal sonno quando gli viene dato un antistaminico. Non il nostro. L’effetto è stato opposto: iperattivo, ha pianto e si è agitato disturbando tutti». Anche qui: domande e domande nei vari forum stranieri e richieste di delucidazioni ai pediatri su cosa somministrare per farli stare tranquilli in volo.
Per i neonati il pianto è l’unica forma di comunicazione, adattabile a tutto: fame, noia, sonno, freddo, caldo, pannolino, dolore. E la pressurizzazione delle cabine non sempre gioca a loro favore, soprattutto se hanno mal di orecchie. Che fare? Ecco una carrellata di consigli dedicati a chi si sposta con i piccoli o i piccolissimi tratti dai vari siti dedicati, tenendo a mente il primo e più importante: state calmi voi per primi, se vi rilassate probabilmente anche lui non si agiterà.
Prima del volo
– Informate la compagnia aerea in anticipo: molte dispongono di seggiolini e culle. In caso contrario si possono chiedere i posti vicino alle paratie o alle uscite di sicurezza che di solito hanno uno spazio maggiore
– Arrivate con un certo anticipo: alcune compagnie imbarcano i viaggiatori con i bambini piccoli prima degli altri, contemporaneamente alla prima classe per dar loro il tempo di sistemarsi
– Fate una lista di tutto ciò che può servire a bordo (dai ricambi ai liquidi, dalle pappe alle tazze coi beccucci morbidi per evitare di bere dal bicchiere) e di quello che invece fornisce la compagnia. La British Airways per esempio ha un accordo con una società che consegna, a pagamento, dei kit completi direttamente all’hotel.
Durante il volo
– In fase di decollo e atterraggio dategli da succhiare un ciuccio o un biberon per alleviare la pressione sui timpani
– Usate la coperta per avvolgerlo e proteggerlo dai rumori
– Portate giochi e libricini per distarli
– Fatelo mangiare leggero e leggermente in anticipo, per scongiurare la tensione legata alla fame
– Pasti speciali: li hanno la maggior parte delle compagnie e in genere li servono prima degli altri. Per stare più tranquilli portate anche qualcosa preparato da voi
– Informarsi sull’orario in cui vengono serviti i pasti: arrivare ai bagni in quel momento potrebbe essere un’impresa. Anche qui meglio giocare in anticipo accompagnandoli in bagno se sono più grandicelli.
– In bagno spiegategli di non chiudere la porta dall’interno (meglio se riuscite a tenerla socchiusa voi) e mostrategli dove sono i fazzoletti e dove lavarsi le mani. Attenzione al momento in cui si tira l’acqua (molti si spaventano).
– Rispettate le sue abitudini e gli orari del riposino.
Ai viaggiatori
– Se un bambino piange e vi sembra che i genitori non stiano facendo assolutamente alcunché non ditegli nulla personalmente ma chiedete a un assistente di volo di farlo. È più probabile che diano retta a una persona dello staff che a un viaggiatore.