Toscana, terra tutta da gustare

Viaggio nelle tradizioni enogastronomiche della Toscana: vini, oli e prodotti tipici

Pubblicato: 15 Gennaio 2016 16:28

SiViaggia

Redazione

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Tutto il mondo ci invidia, con ragione, il paesaggio toscano. Le sue montagne, le sue colline, i suoi boschi, il suo mare, le sue isole, i suoi parchi e le sue aree protette attirano ogni anno migliaia di turisti, provenienti da ogni parte del globo terrestre. Ma la Toscana non è solo questo, ma molto di più. Le sue antichissime tradizioni enologiche e enogastronomiche la rendono non solo una regione da ammirare, ma anche tutta da gustare. In poche parole la meta ideale per affamati di bellezze naturali e artistiche, ma anche per palati sottili esigenti.

Le sue cantine, i suoi frantoi e i suoi centri di degustazione, pur essendo ancora realtà sconosciute al grande pubblico e al di fuori del circuito turistico classico, rappresentano il modo migliore attraverso cui avvicinarsi a questa regione scoprendone la sua bellezza più vera e autentica. Per vivere un’esperienza unica di contatto e incontro con la questa terra e le persone che ogni giorno la lavorano basta percorrere uno dei 21 itinerari e territori toscani racchiusi nella Guida alle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, realizzata dall’omonima Federazione. Per i turisti l’occasione di conoscere il territorio e le sue produzioni agroalimentari. E per gli agricoltori l’opportunità di proporre i frutti del loro duro lavoro nel modo migliore e presentandoli nel loro contesto, col valore aggiunto rappresentato dall’incontro diretto con la realtà aziendale.

La Strada del Vino di Monteregio di Massa Marittima si snoda, ad esempio, all’interno del comprensorio delle colline dell’Alta Maremma Grossetana, ambiente naturale che riassume tutte le peculiarità della Toscana. Una sorta di unione tra le caratteristiche della Maremma aspra e selvaggia e la raffiantezza dei centri ricchi di storia e cultura. Gran parte del percorso della Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico è invece costituito dal reticolo delle strade che collegano i centri più grandi ai borghi ed ai castelli, come quello che porta a Radda in Chianta, già capoluogo della Lega del Chianti, e poi al Castello di Brolio, dove Bettino Ricasoli dettò la “ricetta” del Chianti.

Da percorrere a contatto con la natura, a piedi, in mountain bike o a cavallo la Strada del Vino delle Colline Pisane mentre quella dei Sapori Valtiberina Toscana accompagna il visitatore in un viaggio alla scoperta delle tradizioni rurali e delle loro peculiarità gastronomiche. Oltre al wine tour nelle aziende produttrici di Vino Nobile, la Strada del Vino Nobile promuove visite di interesse a Montepulciano e dintorni.

Tutti luoghi dunque dove programmare una visita, un soggiorno o semplicemente degustare le prelibatezze locali. Il tutto circondati dal fascino dei luoghi in cui vengono prodotti gli stessi, della loro storia e della loro tradizione. Le strade del vino sono infatti itinerari organizzati per consentire di visitare i vigneti, le cantine e, al tempo stesso, i luoghi circostanti, i casali, le ville secolari di ineguagliabile bellezza, i borghi, ognuno con le propria storia.

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