Se ancora non bastano il blu del mare, il fresco dei portici, le casette colorate e quella combinazione unica di basilico, focaccia e salsedine che si respira in Liguria c’è un motivo in più per andare nel Golfo del Paradiso la seconda domenica di maggio: la sagra del pesce a Camogli. L’appuntamento è in piazza Colombo la seconda domenica di Maggio (piazza Gaggini a Ruta per i celiaci): ad attendere i visitatori ci saranno ben 30 quintali di frittura di pesce azzurro, distribuiti gratuitamente dai volontari della Pro Loco. Impossibile resistere al profumo, al piacere del pescato fresco e alla fragranza della panatura: vale la pena affrontare la coda degli altri turisti.
I liguri non godono fama di essere generosi e gli abitanti di Camogli meno di tutti dal momento che sono noti come gli scozzesi della Liguria, ma è proprio grazie a questa fama che si deve la nascita della sagra. Nel 1952 un gruppo di pescatori (nel Santuario di N.S. del Boschetto sono conservati i loro ex-voto) decise infatti di offrire sgombri, acciughe e sardine per la festa del loro patrono San Fortunato e fu, manco a dirlo, un successo. Da quelle sei padelle in altrettante piccole cucine in mattoni si è arrivati a un padellone di quasi 4 metri di diametro – merito della lungimiranza di Lorenza Viacava, un pescatore detto o Napoli – che è oggi la vera attrazione della sagra.
Tuttavia la sagra del pesce non è solo questo. Intanto già venerdì la serata è dedicata alla degustazione dei piatti liguri più tradizionali alla salita di San Fortunato, poi sabato sera si svolge la processione con l’Arca di san Fortunato e le statue di Cristo delle confraternite, seguita dai fuochi artificiali e dall’accensione dei falò dei quartieri Porto e Pinetto.
Se dopo tanto mangiare avete voglia di camminare non serve andare molto lontano: Camogli fa infatti parte del parco naturale di Portofino. Basta arrivare al piccolo Ponte di Co’ per inoltrarsi nella macchia mediterranea del sentiero che arriva a fino a Punta Chiappa, passando per San Rocco – da cui si vede un panorama mozzafiato – e all’abbazia di San Fruttuoso.