Il vino rappresenta una componente importantissima della tradizione italiana. E ogni regione racchiude in sé peculiarità paesaggistiche che si rispecchiano in una produzione vinicola antichissima e variegata, con punte di eccellenza che tutto il mondo ci invidia. Tra colline ondulate, montagne sinuose e pianure soleggiate, vi portiamo alla scoperta di alcuni dei vigneti italiani più rinomati, tra bellezze naturali tutte da esplorare.
Il Friuli-Venezia Giulia può vantare ben 25 varietà autoctone, che non si trovano in nessuna altra parte del mondo, alle quali si sono aggiunte diverse uve internazionali. Tra le zone vinicole più importanti e celebri di questa terra legata alle tradizioni, spicca l'area del Collio, situata nella parte orientale della regione, in provincia di Gorizia, famosa per la produzione di vini bianchi, in particolare quelli prodotti con uve autoctone come Tocai Friulano e Ribolla Gialla.
In Alto Adige la viticoltura affonda le sue radici nell'epoca pre-romana. Grazie alla sua posizione geografica, tra una zona climatica di tipo alpino e una di tipo mediterraneo, e con un'altitudine da 200 fino a 1.000 metri sul livello del mare, questa splendida regione è la più piccola zona vitivinicola d'Italia, ricca di sfaccettature. Qui si producono in prevalenza vini bianchi, tra cui le varietà più diffuse sono Pinot Grigio, Gewürztraminer, Pinot bianco e Chardonnay.
Il Veneto è la regione vitivinicola più estesa e produttiva d'Italia. Ciò è dovuto alla diversità e complessità del territorio, da esplorare lungo le Strade del Vino, che accompagnano gli amanti del buon bere alla scoperta di una tradizione millenaria, tra itinerari ricchi di bellezza e borghi storici. Amarone, Recioto, Soave, Prosecco (con le colline di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell'Umanità), Valpolicella e Bardolino, sono solamente alcuni nomi di vini conosciuti in tutto il mondo di una delle mete più imperdibili per gli enoturisti.
Quando si pensa ai vini del Piemonte vengono in mente le dolci colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato, pettinate a vite a perdita d’occhio, che offrono lo spettacolo di un paesaggio dalla bellezza mozzafiato. Tra le mete più suggestive per gli amanti del buon bere, il territorio piemontese si distingue per la sua vocazione alla produzione di vini di alta qualità, dove nomi come Barolo, Barbaresco, Nebbiolo e Barbera evocano in ogni appassionato un mondo legato all'eccellenza enologica.
Anche la Lombardia vanta importanti aree vitivinicole e una notevole varietà di uve e condizioni climatiche distintive, che favoriscono produzioni di alta qualità. Nel cuore della regione, affacciata sulle sponde del Lago d’Iseo, si trova la rinomata zona della Franciacorta, con le sue dolci colline, delimitate ad ovest dal fiume Oglio e a nordest dalle ultime propaggini delle Alpi Retiche, dove gli spumanti “metodo classico” la fanno da padroni. Qui si coltiva uva sin dal XIII secolo, quando era appunto “corte franca”, ossia libera dal pagamento dei dazi, mentre la prima bottiglia di Spumante Franciacorta nasce nel 1961 nella cantina “Guido Berlucchi”.
La Toscana è senza dubbio tra le prime regioni cui si pensa quando si parla di vino italiano. Il punto di forza della sua viticoltura è nella diversità di un territorio che spazia da colline ondulate ad ampie vallate, dalle pianure costiere alle Alpi Apuane, aprendosi a scenari che sono incanto non solo per gli occhi ma anche per il palato. Qui si produce uno dei vini rossi più esportati al mondo, il Chianti, che detiene anche un importante primato storico: la celebre zona collinare in cui nasce è stata la prima area vinicola delimitata e definita per legge.
Oggi la regione delle Marche si identifica principalmente con il rinomato Verdicchio, dalla caratteristica bottiglia a forma di anfora, ottenuto dal vitigno autoctono omonimo coltivato sulle splendide colline dei Castelli di Jesi e su quelle di Matelica. Tuttavia, la coltura della vite in questo territorio ricco di bellezze da esplorare vanta origini antichissime che si fanno risalire all'epoca etrusca, fra il decimo e l'ottavo secolo a.C., quando si diffuse il caratteristico sistema colturale della vite maritata (qui chiamato anche “a folignata”) che consisteva nell'utilizzare un albero ad alto fusto sul quale fare arrampicare la vite.
Regione amata per le sue spiagge, i borghi e gli scenari da sogno, la Puglia ha anche assunto negli anni il ruolo di “serbatoio” di vino, non solo dell'Italia, ma anche dell'Europa. In questo territorio dove le uve crescono a temperature elevate e godono di un’esposizione al sole prolungata, si producono vini rossi corposi e di alta qualità come Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia, che negli ultimi anni hanno guadagnato la ribalta internazionale.
Regione ricca di tesori da scoprire, la Sicilia vanta anche una tradizione vinicola antichissima. Nei suoi luoghi ricchi di fascino, storia e arte, nascono celebri vini come il maestoso Marsala e i profumatissimi Passiti di Pantelleria e Malvasia delle Lipari, solo per citarne alcuni. La coltivazione delle viti è diffusa in tutta l'isola: si va dalle zone costiere di Agrigento a quelle collinari di Trapani e Marsala fino ad arrivare a quelle più elevate dell'Etna, con produzioni eccellenti anche in molte zone interne, tra cui Palermo, Ragusa e Siracusa.