Nella spettacolare Puglia si estende una bellissima riserva naturale denominata: Parco Terra delle Gravine. Un'area caratterizzata dalla presenza di numerosi canyon (le gravine) su cui sorgono dei paesi rimasti fermi nel tempo. Qui tutto è incantevole, e infatti ogni gravina ha le sue peculiarità: ci sono quelle piccole e poco profonde ma ricchissime di insediamenti umani risalenti al Paleolitico, e gravine profonde anche più di duecento metri, selvagge e ricchissime di biodiversità. Andiamo insieme a scoprire cosa visitare in questo luogo unico.
La Gravina di Palagianello è il terzo canyon più grande per dimensioni del Parco Terra delle Gravine. Questa digrada dal paese omonimo fino al mare dando origine, insieme ai canali di bonifica della piana alluvionale, al fiume Lenne. Inoltre, è completamente ricoperta da lussureggiante macchia mediterranea e pini d’Aleppo.
Castellaneta è incorniciata dalla così detta: Gravina Grande. È certamente una tra le più estese e spettacolari sia dal punto di vista naturalistico che storico. Infatti, lungo il suo percorso sono presenti vari insediamenti archeologici.
Nei pressi di Grottaglie è consentito ammirare una delle gravine più suggestive di tutto il parco: la Gravina di Riggio. Qui è possibile scoprire passaggi segreti che conducono in affascinanti grotte panoramiche e grotte affrescate che conservano alcune delle pitture più antiche dell’Italia del Sud. Inoltre, nei periodi di piogge è possibile osservare una suggestiva cascata.
A Massafra, invece, è possibile ammirare la Gravina di San Marco che divide il borgo antico detto "Terra" dall’ottocentesco Borgo Santa Caterina. All’interno della gravina sono presenti diverse testimonianze della civiltà rupestre che nell’alto medioevo utilizzò le grotte di origine carsica prima a scopi abitativi, e successivamente come luoghi di culto.
Nella zona della bella Martina Franca sono presenti alcune gravine più o meno profonde e disposte lungo il costone murgiano definito "Monti di Martina’". Inoltre, qua cresce un fiore molto particolare denominato gigaro pugliese, specie esclusiva della Puglia.
Nella bella Mottola, invece, si ha la possibilità di visitare la Gravina di Petruscio, tra le più spettacolari dell’intero arco ionico e che si snoda per circa 4 chilometri.
Davvero spettacolare è senza dubbio la Gravina di Ginosa che circonda a ferro di cavallo tutto l’abitato E’ formata principalmente dal villaggio rupestre e il rione Rivolta, una vera e propria pianificazione urbana e gestione delle risorse dell'epoca.
Quella di Laterza è una gravina davvero mozzafiato ed è uno dei Canyon più profondi d’Europa. Un vero paradiso naturale con chiese rupestri e ambienti scavati nella roccia.
Anche a Villa Castelli si estende una gravina la quale divide la parte antica del paese dalla nuova espansione. La profondità massima della depressione è di 13 metri e da qui si può ammirare uno scorcio della pianura ionico-salentina.