Nel Sud della Francia, a Vallon-Pont-d’Arc, 170 chilometri nell’entroterra di Marsiglia, si trova uno dei luoghi più spettacolari della Francia: la grotta di Chauvet.
Fu scoperta quasi per caso piuttosto di recente (nel 1994) da tre speleologi, tanto che prende il nome da uno dei suoi scopritori. Si tratta di un capolavoro di arte preistorica. Questa grotta custodisce delle pitture rupestri risalenti al Paleolitico straordinarie, in cui sono state rappresentate, tra i più di mille disegni, all’incirca 425 figure animali che mostrano 14 specie diverse. Sono le incisioni tra le più antiche al mondo. Dal giugno 2014 è un Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Un tesoro che, per poter essere preservato, non sempre è aperto ai visitatori. Ecco perché è diventato fruibile al pubblico grazie alla realtà virtuale e aumentata sulla piattaforma Arts & Culture di Google.
Con un visore VR HTC Vive e Oculus Rift, usando la piattaforma SteamVR, si può fare il tour virtuale di dieci minuti nella grotta, “The Dawn of Art” e vedere i disegni che prendono vita, toccare la pareti, zoommare e visitare gli interni alla luce delle fiaccole, ammirando lo spettacolare “Affresco dei cavalli” lungo 10 metri o un cranio di orso.
Senza il visore, basta uno smartphone e la app Arts and Culture disponibile su IOS e Android per entrare in “Pocket Gallery”, una mostra immersiva in realtà aumentata che permette comunque di entrare in diversi ambienti a grandezza naturale e avere informazioni sulle pitture, con schede e commenti dettagliati. Oggi si possono, così, vedere questi incredibili affreschi da vicino, visualizzarli in 3D, spostarli, ingrandirli e vivere un’esperienza a 360 gradi anche da casa.
Prima dell’arrivo della realtà vituale, già nel 2015 era stato aperto uno spazio costituito da cinque edifici dove è stata riprodotta la grotta di Chauvet e che ospitano una mostra permanente dedicata all’arte parietale, proprio per consentire a chiunque di visitare virtualmente la grotta in qualunque momento.