Desiderate provare l'emozione di trovarvi dinanzi al Grand Canyon? Non è necessario che andiate negli Stati Uniti. Il nostro BelPaese custodisce molti canyon spettacolari, forse poco conosciuti, ma capaci di regalare emozioni uniche. Scopriamo insieme alcuni tra i più belli e incredibili canyon italiani da nord a sud.
Iniziamo il nostro viaggio dagli Orridi di Uriezzo, nella Valle Antigorio in provincia di Verbania. Questo spettacolare Grand Canyon piemontese è formato da gole scavate nella roccia dal corso dei torrenti al di sotto del ghiacciaio del Toce durante l'ultima glaciazione. Gli orridi oggi si possono percorrere a piedi per lasciarsi emozionare da stretti e contorti cunicoli che si alternano a grandi cavità tondeggianti in uno scenario unico impreziosito da nicchie e scanalature.
Dichiarata Patrimonio Unesco, la Gola del Bletterbach in Alto Adige è un paesaggio da favola dove compiere un viaggio a ritroso in oltre quaranta milioni di anni di storia geologica. Nel cuore della montagna, pareti alte 400 metri si stagliano verso l'azzurro del cielo delle Dolomiti regalando lo spettacolo di rocce stratificate di mille colori e incredibili forme.
Per vivere una vacanza avventurosa in Lunigiana, visitate gli Stretti di Giaredo, cinque canyon che spiccano con le loro alte pareti rocciose a strapiombo nel cuore della Riserva naturalistica Valle del Gordana. Strette gole si estendono per circa due chilometri con, in alcuni tratti, una profondità di anche venti metri, tra piccole piscine e cascate. Impagabili sono i colori delle pietre scavate dal torrente Gordana: verde, rosso, grigio e striature cangianti sotto i raggi del sole.
Poco distante da Lecco, a Bellano, merita una visita l'Orrido, una stupenda gola naturale formatasi nel corso dei millenni per erosione dalle acque del torrente Pioverna. Percorrerlo lungo le passerelle fissate alla roccia è un'emozione unica: strapiombi vertiginosi, ricca vegetazione, il bagliore del sole negli anfratti e panorami mozzafiato.
Nel cuore delle Prealpi Carniche, sull'altopiano di Pradis, l'Orrido spicca con i suoi archi naturali, le grotte, le cavità e le cascate, un luogo magico dove la forza della natura e dell'acqua si sono unite per dare vita a qualcosa di unico. Ambiente carsico di rara bellezza, l'Orrido di Pradis conserva numerose testimonianze dell'uomo preistorico, dell'età del bronzo e dell'epoca romana.
A Tarvisio, il torrente Slizza ha disegnato, nel corso dei millenni, un percorso mozzafiato nella natura: l'Orrido dello Slizza, un'oasi di notevole interesse naturalistico per la bellezza degli scorci e la ricchezza dei boschi. Spettacolari passerelle dove camminare sospesi sull'acqua cristallina, speroni di roccia, la cascata di 18 metri del rio Molino: pura magia.
Vicino a Lucca spicca l'Orrido di Botri, un autentico canyon naturale scavato dal corso del Torrente Pelago, che regala la magnifica vista di gole profonde, pareti imponenti, insenature d'acqua e fragorose cascate. Il torrente si insinua tra le alte e ripide pareti rocciose e dà vita a un ambiente naturale di rara bellezza e di grande interesse naturalistico e geologico.
Oasi WWF, le Gole del Sagittario sono un vero e proprio spettacolo nel cuore di Anversa degli Abruzzi, uno scrigno di natura e bellezza che si estende per circa 400 ettari. Magnifiche gole calcaree, limpide sorgenti, boschi verdissimi, rifugio dell'orso marsicano: non manca proprio nulla per una visita da sogno.
Ancora in Abruzzo lasciamoci sorprendere dalle Gole di Aielli- Celano, tra le più spettacolari d'Europa, disegnate da un paesaggio di stretti passaggi tra ripide pareti di montagna alte quasi 200 metri. Qui, tra affascinanti marmitte di erosione e il gracidare delle cornacchie, è stupendo praticare trekking e altre attività outdoor a tutte le età.
Concludiamo il viaggio tra i canyon italiani con uno sguardo ai monti del Gennargentu dove ammirare la splendida Gola di Gorropu, uno spettacolo naturale scavato, nel corso dei secoli, dalle acque del Rio Flumineddu. Il Grand Canyon di Sardegna, il più bello e imponente d'Europa con una lunghezza di circa 1500 metri e pareti che superano, in alcuni tratti, i 400 metri di altezza, emoziona anche grazie alla biodiversità e ai microclimi che lo caratterizzano: soltanto qui, infatti, fiorisce l'aquilegia nuragica.