Viaggio in Val Noana, posto magico del Trentino

La Val Noana è un vero e proprio posto magico e in cui fare mille esperienze all'insegna dell'avventura: un luogo da scoprire il prima possibile

Pubblicato: 6 Agosto 2021 11:35Aggiornato: 28 marzo 2024 14:21

SiViaggia

Redazione

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In Trentino c’è un posto davvero sorprendente e che potremmo persino definire magico: la Val Noana. Qui natura e scorci spettacolari aiutano a ritemprare corpo e spirito, lasciandoci immergere in un ambiente incontaminato. Ma non solo, perché questo luogo si rivela anche un vero e proprio Eden per gli escursionisti.

Val Noana, paradiso degli escursionisti

In Val Noana si snodano percorsi di varia lunghezza e impegno fisico, adatti sia a chi vuole fare una semplice passeggiata, che ai più sportivi. E il suggestivo Rio Neva che la percorre è un vera e propria palestra naturale per il canyoning. In particolare, da maggio a ottobre, opportunamente attrezzati con casco e muta, corde e imbracatura, e accompagnati dalle guide alpine Aquile, si accede in sicurezza alla forra e si può provare il brivido del canyoning.

Il percorso, che non si presenta particolarmente impegnativo, scende tra pozze d’acqua cristallina e toboga naturali, in un ambiente severo, spettacolare, altrimenti irraggiungibile.

Sopra Rio Neva, in prossimità del rifugio Fonteghi, che dista 8 km dall’abitato di Mezzano di Primiero, sono state realizzate dal Comune di Mezzano due passerelle panoramiche in materiale zincato, che attraversano la forra del Rio Neva, e collegate con un sentiero panoramico all’adrenalinico ponte tibetano, che fa da collegamento tra rifugi Caltena e Fonteghi.

Dalla passerella più in basso si ha una meravigliosa vista panoramica sul lago artificiale della Val Noana, che è anche un vero e proprio paradiso per i pescatori. In sostanza, è possibile fare un grandioso giro ad anello fra rivi, lago e boschi, ammirando nel frattempo un panorama eccezionale.

La Val Noana, inoltre, è anche una meta ideale per gli arrampicatori: presenta sulle sue imponenti pareti alcune particolari vie a più tiri ed una suggestiva falesia divisa in quattro settori, in grado di offrire itinerari di assoluto pregio.

Il Sentiero degli Abeti Giganti

Fra i tanti percorsi per passeggiate spicca certamente lo stupendo Sentiero degli Abeti Giganti, con i suoi alberi secolari che svettano nei cieli e che arrivano a toccare i 50 metri di altezza. Ma questo non è tutto, perché questi alberi sfoggiano anche dei tronchi che possono arrivare ad avere un diametro che misura ben un metro di larghezza.

Si tratta di un percorso straordinario e selvaggio, ricco di fusti centenari dalle altezze impressionanti. Abeti rossi, bianchi, e poi ancora faggi e tassi, sono gli indiscussi protagonisti di questo tragitto magico e suggestivo, che permette di addentrarsi nel cuore del bosco.

Ad onor del vero, gli itinerari sono due, ma il più più breve parte nei pressi della Casina Forestale di Valpiana, a 6 chilometri dall’abitato di Mezzano, ed è un anello di circa 2,7 chilometri che permette di avvistare degli emozionanti scorci panoramici sulle vette dolomitiche che impreziosiscono questo affascinante angolo del Trentino.

Il ponte tibetano in Val Noana

Senza ombra di dubbio, ad attirare l’attenzione dei viaggiatori è anche il ponte tibetano, che sfoggia ben 70 metri di lunghezza e quasi 20 di altezza. Collega il Rifugio Fonteghi alle località di Caltena e ai prati di San Giovanni, ed è collocato in posizione panoramica sul Rio Giasinozza.

Attraversandolo, quindi, si può ammirare da un punto di vista privilegiato il lago della Noana, che si estende nella vallata sottostante. Il ponte può essere solcato nella massima sicurezza, perché è costituito da quattro grosse funi in acciaio ancorate alla parete rocciosa.

Inoltre, è possibile intraprenderlo per raggiungere l’altro lato della valle solo a piedi o in bicicletta: un’avventura in grado di allietare i cuori di tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza che lascia senza fiato.

Per arrivare al ponte tibetano che sorvola le meraviglie della Val Noana ci sono due modi: seguendo la strada per il rifugio Fonteghi, oppure, attraverso la stradina che porta a San Giovanni e Rifugio Caltena.

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