Da Pompei alla Valle dei Templi di Agrigento, il nostro Paese vanta un patrimonio archeologico incredibile. Ci sono però tanti siti meno conosciuti, il cui fascino non si può proprio mettere in discussione. È il caso, ad esempio, dell'antica Elea-Velia (nella foto): la splendida polis della Magna Grecia, situata in provincia di Salerno, conserva molte strutture meravigliose come le Terme Ellenistiche e quelle Romane, l'Acropoli e l'Area Portuale.
Nei pressi della città di Palermo si può visitare il Parco Archeologico di Monte Iato: vi sono tracce di insediamenti umani che risalgono addirittura al Neolitico, ma le più suggestive testimonianze sono quelle di vita quotidiana, che si ammirano nelle case a peristilio sopravvissute al passare del tempo.
Dell'antica città messapica di Egnazia rimangono alcune rovine molto interessanti: l'area archeologica si trova vicino a Fasano, nel cuore della Puglia, ed è una vera meraviglia. A renderla così speciale non sono solo i resti degli edifici che raccontano una storia lunga interi secoli, ma anche la natura che la circonda, tra splendidi ulivi.
Spostiamoci ora in Toscana, dove si trova il sito archeologico di Fiesole. Qui gli scavi, iniziati nell'800, hanno portato alla luce un antico insediamento. Il punto forte è probabilmente il teatro romano, le cui gradinate (specialmente quelle inferiori) si sono conservate ottimamente.
Costruita sulla riva sinistra del fiume Scrivia, l'antica città romana di Libarna accoglie un parco archeologico tra i più suggestivi di tutto il Piemonte. I turisti ne restano incantati, ma c'è molto di più: è proprio qui che vengono spesso organizzati eventi musicali e artistici, che possono contare su uno sfondo d'eccezione.
A pochi passi dalla città abruzzese di Avezzano, ai piedi del Monte Velino, sorgono i resti dell'antica Alba Fucens. L'area archeologica è delimitata da mura romane che si sono in gran parte perfettamente conservate, all'interno delle quali si possono ammirare i resti di terme, botteghe e antiche abitazioni, oltre che dell'incantevole anfiteatro.
Donnas è un piccolo borgo valdostano, incastonato tra le montagne: qui è stato scoperto un sito archeologico tra i più importanti (e meglio conservati) di tutta la regione. Stiamo parlando di un tratto della via consolare romana delle Gallie, situato appena fuori dal paese. La strada, tagliata nella roccia a strapiombo sulla Dora Baltea, è anche sormontata da un imponente arco di pietra.
Un vero gioiello di arte e architettura che non ha nulla da invidiare ai siti più celebri della Sicilia, inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dall’Unesco nel 1997. Questo sito è stato scoperto solo di recente. La sua particolarità è data dai mosaici. Tutta la villa romana, che risale al III secolo d.C., ne era piena e molti si sono conservati praticamente intatti fino ai giorni nostri. Si calcola siano state impiegate 130 milioni di tessere di vari tipi di marmo colorato proveniente da tutto l’Impero. Rappresentano i miti greci, ma anche scene di caccia, d’amore – anche un po’ “hot” per i tempi – e storie di vita vissuta. Nella Sala di Arione si può ammirare il mosaico più pregiato di tutti i mosaici della villa, fatto di migliaia di piccolissime tessere, mentre un corridoio ospita la sequenza più lunga mai portata alla luce che misura 200 piedi romani, all’incirca 66 metri
La civiltà nuragica ha lasciato splendide testimonianze in tutta la Sardegna, ma la Necropoli di Tuvixeddu è qualcosa di decisamente più curioso. Le tombe si dipanano sull'omonimo colle, nel cuore della città di Cagliari, e ne fanno la necropoli punica più grande ancora esistente. Sotto di essa, sono stati trovati tratti di acquedotti e tombe cartaginesi.
Vicino al centro abitato di Sepino, piccolo borgo del Molise, si può visitare l'area archeologica che racchiude i resti della città romana di Saepinum. L'intero sito è chiuso da una cinta muraria ben conservata, con quattro porte che consentono l'accesso. Tra le rovine più suggestive, ci sono quelle dell'antico teatro monumentale e quelle della basilica, di cui rimangono imponenti colonne.
Infine eccoci nel Lazio, ai piedi dei Monti Lepini: qui, dove si dipana la pianura pontina, una volta si trovava l'antica città di Norba latina. Oggi ne restano splendide testimonianze come la cinta muraria poligonale, due acropoli e numerosi templi. Uno dei più suggestivi è il Tempio di Diana, all'interno del quale sono stati trovati dei reperti indicanti l'attribuzione dell'edificio di culto alla Dea.