Esistono luoghi dove l'opera incessante di Madre Natura ha dato vita ad autentici capolavori che lasciano senza parole. Partiamo per un viaggio incredibile ed emozionante e ammiriamo innanzitutto le spettacolari Vermilion Cliffs dell'Arizona: lungo il confine tra Utah e Arizona, questo magnifico monumento nazionale dai colori rosso, ocra, terracotta, scarlatto e giallo sole, ospita una miriade di paesaggi incantevoli. Il più famoso di tutti è "The Wave", stupenda formazione ondulata formatasi durante il Giurassico. (Nella foto, Vermilion Cliffs, Arizona).
In Norvegia, Pulpit Rock o Preikestolen, è il punto panoramico perfetto da cui scattare le fotografie ideali. La spettacolare piattaforma di granito, che si erge a 604 metri sopra il Lysefjord, dona infatti superbe vedute sul fiordo e sulle maestose montagne della Norvegia sudoccidentale.
Il parco geologico nazionale Zhangye Danxia, dichiarato Patrimonio UNESCO, è spesso soprannominato "Rainbow Mountains": favolose strisce color arcobaleno appaiono, infatti, come dipinte sulla roccia. In realtà, sono il risultato di complessi processi geologici avvenuti milioni di anni fa.
Composto da circa 40.000 colonne esagonali ad incastro, il Giant's Causeway (Sentiero del Gigante) è a dir poco incredibile. Questo tratto della costa di Antrim in Irlanda del Nord ha preso il nome dalla leggenda di un gigante chiamato Finn McCool, che si dice abbia radunato le pietre di basalto per formare un ponte e andare a combattere il suo nemico, Benandonner.
A 5.200 metri nel cuore delle Ande peruviane, la favolosa "Rainbow Mountain", montagna multicolore, è stata scoperta soltanto nel 2015, quando la coltre di neve che la ricopriva si è sciolta. Le sue sfumature arcobaleno sono dovute alla presenza di vari minerali colorati negli strati di roccia sedimentaria che si sono deteriorati nel tempo.
Situate lungo la splendida Jurassic Coast del Dorset, le due formazioni calcaree di Old Harry Rocks erano collegate, migliaia di anni fa, a The Needles sull'isola di Wight. Patrimonio UNESCO, si stagliano sul freddo mare del nord da sessantasei milioni di anni.
Situate negli Urali, le sette enormi formazioni rocciose "Manpupuner" raggiungono altezze superiori ai 61 metri, guadagnandosi il soprannome di "I sette uomini forti". Si sono formate milioni di anni fa a seguito dell'erosione di una catena montuosa e sono riuscite a sopravvivere poiché composte da roccia più resistente contenente quarzo.
Un'immagine non è sufficiente per catturare la bellezza in continua evoluzione dell'Antelope Canyon, che appare sempre differente durante il giorno, in base all'angolazione con cui la luce lo colpisce. Il vivido canyon di arenaria rossa, situato vicino a Page, in Arizona, deve la sua forma ondulata al modo in cui l'acqua lo ha attraversato nel corso dei secoli.
Il monolite più grande del mondo, Uluru (Ayers Rock), svetta a 348 metri al di sopra del deserto circostante e risale a circa 500 milioni di anni fa. Riveste una grande importanza per il popolo Anangu che vive nell'Australia centrale da oltre 60.000 anni, e alla sua base vi sono numerose grotte sacre ricche di incisioni e dipinti.
Molti visitatori si recano in Egitto per visitare la Valle dei Re, la Grande Sfinge di Giza o le Piramidi. Ma non sono da meno innumerevoli meraviglie naturali poco conosciute come il glorioso Parco Nazionale del Deserto Bianco, una distesa di 300 chilometri quadrati di deserto sabbioso che pullula di intriganti formazioni rocciose. È un paesaggio ultraterreno che deve il suo candore alla presenza di cristalli bianchi di calcio, calcare e quarzo.