Sono trascorsi oltre 1.500 anni dal crollo dell'Impero Romano, ma il fascino e l'interesse per questa società creativa, scientifica e guerriera non smette di affascinare. E non c'è da stupirsi: al suo apice l'Impero copriva più di cinque milioni di chilometri quadrati con vaste aree dell'Europa, dell'Africa e persino di parti dell'Asia. Facciamo allora un tuffo indietro nel tempo ad ammirare le meraviglie che non tramontano.
La città di Bath, conosciuta nell'antichità come Aquae Sulis, ospita alcune delle terme romane meglio conservate d'Europa. Il museo delle terme romane custodisce molte scoperte significative, tra cui la testa scolpita in bronzo della dea romana Sulis Minerva, divinità principale delle terme del tempio.
Il Ponte dell'acquedotto di Gard, risalente a quasi 2000 anni fa, è un incredibile testimonianza dell'ingegneria romana. Costruito per fornire acqua alla vicina città di Nîmes, è il più alto e uno dei ponti romani meglio conservati ancora in piedi. Il ponte, sul fiume Gardon, è costituito da tre ordini di archi a un'altezza totale di circa 49 metri.
I misteriosi resti di Pompei si celano ancora all'ombra del Vesuvio che distrusse la città nel 79 d.C. in una delle eruzioni più violente della Storia. Gran parte della città è rimasta preservata sotto uno spesso strato di cenere vulcanica e non è stata riscoperta fino al XVI secolo. Oggi offre un'istantanea straordinaria e molto dettagliata di com'era la vita a Pompei e nelle sue ricche ville private con sontuose decorazioni, arredi e opere d'arte.
Il Vallo di Adriano, edificato come linea di difesa dai Romani per proteggersi dalle tribù barbariche settentrionali, correva da ovest alla costa orientale della Gran Bretagna. Il muro, che attraversa il Paese da Wallsend sul fiume Tyne a Bowness-on-Solway, è una delle frontiere più famose dell'Impero Romano. La sua costruzione iniziò nel 122 d.C. e richiese sei anni e 15.000 uomini per essere completata.
Con un profondo porto naturale e miniere d'argento a est, è facile intuire perché questa città nel sud-est della Spagna rivestisse un'enorme importanza strategica per i Romani, che la presero dai Cartaginesi nel 209 a.C. Sebbene a Cartagena non siano rimaste molte testimonianze dell'epoca, il suo incredibile teatro romano è tuttora ben conservato ed è il secondo più grande della nazione.
Il tratto originale della Via Appia era una rotta militare che andava da Roma a Capua nell'Italia meridionale. Iniziato intorno al 312 a.C., venne terminato nel 264 a.C. e prese il nome da Appio Claudio Cieco, che iniziò il progetto. La strada finita percorreva un totale di 563 chilometri dal Foro Romano all'odierna Brindisi.
Fondata nel 25 a.C., Merida, nella Spagna occidentale, era conosciuta dai Romani come Augusta Emerita ed era una delle più grandi città romane del territorio. Oggi Merida custodisce la più grande collezione di rovine romane del Paese, con stupendi siti Patrimonio UNESCO come il Tempio di Diana, risalente al I secolo a.C., che faceva parte del foro cittadino.
Forse il più celebre tra tutte le rovine romane del mondo, il Colosseo è il più grande anfiteatro mai costruito. Inteso come un dono al popolo romano da parte dell'imperatore Vespasiano, venne edificato in otto anni. Nel periodo di massimo splendore, l'Anfiteatro Flavio poteva ospitare fino a 80.000 spettatori.
Nel cuore della foresta albanese, circondato da alberi, colline e laghi, ecco Butrinto, uno dei siti archeologici più importanti dell'Albania. La città era una colonia romana fondata da Giulio Cesare intorno al 44 a.C. che, nei secoli precedenti, aveva fatto parte dell'antica Grecia. Una delle rovine più belle di Butrinto è il pavimento a mosaico perfettamente conservato del Battistero, costruito nel VI secolo.