È questa la meta top per curare l’anima

È uno dei Paesi più visitati al mondo, noto per le fantastiche spiagge, e sta diventando una meta cult anche per chi è in cerca di spiritualità

Pubblicato: 4 Settembre 2022 07:30

SiViaggia

Redazione

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È uno dei Paesi più visitati al mondo con 32 milioni di turisti internazionali solo nel 2021 ed è noto per il suo paesaggio variegato, i siti precolombiani e le fantastiche spiagge lambite dal Pacifico e sta diventando una meta cult anche per chi è in cerca di spiritualità e fuga dalle ansie e dallo stress della frenetica vita di tutti i giorni.

Stiamo parlando del Messico, la meta top per curare l’anima in un’armoniosa fusione di saggezza orientale, tradizioni mesoamericane e new age.

Il nuovo turismo rigenerativo in Messico

Se una parte di viaggiatori sceglie il Paese per un turismo “mordi e fuggi” oppure per apprezzare le testimonianze archeologiche del passato o, ancora, per sperimentare l’ecoturismo nella splendida penisola dello Yucatan, scrigno di biodiversità, altri raggiungono la “terra dei Maya” per ritrovare sé stessi e assaporare un nuovo modo di vivere in villaggi come quello di Tepoztlan, a solo un’ora d’auto da Città del Messico.

Un autentico paradiso per intellettuali e artisti, dove si respira un’atmosfera rilassata e spirituale e dove molti degli attuali abitanti sono persone arrivate per trascorrervi un periodo di vacanza rigenerante ma che si sono talmente innamorate del luogo da decidere di restare.

Tra mercatini biologici e musica folk, i residenti non conoscono lo stress e vivono in una dimensione lontana da ciò che accade nel mondo e dall’aura leggendaria, ai piedi del Monte Tepozteco dove, secondo la tradizione, sarebbe nato il dio serpente Quetzalcoatl, tra le divinità più potenti dell’antica Mesoamerica.

New age e tradizioni locali

A Tepoztlan gli ospiti hanno l’opportunità di soggiornare in “centri olistici” dove usufruire di yoga, meditazione, trattamenti benessere e poter “fotografare la propria aura” per visualizzare karma, chakra ed energia.

È la meta del turismo new age che non è nuovo in Messico ma affonda le radici negli anni Settanta quando l’antropologo Carlos Castaneda vendette milioni di libri incentrati sugli insegnamenti di uno sciamano di origine yaqui.
Ma non soltanto: libro di grande successo fu poi il manuale di autoaiuto redatto nel 1997 da Miguel Ruiz, “I quattro accordi, guida pratica alla libertà personale”, che si ispirava alle tradizioni preispaniche.

Oggi i viaggiatori in cerca di pratiche new age giungono in Messico anche per assaggiare il peyote, sostanza ricavata dall’omonima pianta cactacea, esperienza che è ancora possibile presso alcune comunità indigene come il gruppo Wixarika che la utilizza durante i rituali religiosi.
Inoltre, per “un viaggio dentro sé stessi”, alcune guide propongono “funghi psicoattivi” a 2500 metri di altitudine: è il caso, ad esempio, del villaggio “tra le nuvole” di San José del Pacifico, avvolto nella nebbia tra gli altipiani della Sierra di Oaxacan.

Infine, altra attrazione del turismo new age messicano è il temazcal, sauna cerimoniale di origine mesoamericana che può “risvegliare lo spirito, l’anima”.
Nello stato del Chiapas, non lontano dalle piramidi di Palenque, le persone varcano la soglia della camera riscaldata e intrisa di vapori di incenso e danno il via alla danza seguendo il ritmo di un tamburino: è una cerimonia di purificazione sacra che permette di “far uscire fuori tutto, le negatività, le malattie” e conservare solamente il meglio.

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