La quattordicesima tappa del Giro d’Italia, oggi sabato 20 maggio, vede la partenza dal comune svizzero di Sierre, nel Canton Vallese, e l’arrivo a Cassano Magnano, in provincia di Varese dopo 194 chilometri.
Si tratta di un percorso che attraversa la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, costeggia la zona meridionale del Lago Maggiore e il Varesotto: conosciamo più da vicino i luoghi meravigliosi che fanno da cornice alla tappa odierna della 106esima edizione della corsa rosa.
Sierre, la capitale del Gusto del Canton Vallese
Sierre, piccolo comune svizzero del Canton Vallese, è una vera e propria “capitale del gusto” dove non perdere l’occasione di assaggiare la miglior raclette del territorio e andare alla scoperta delle svariate enoteche della città con i pregiati vini del Cantone quali il Fendant o il Petite Arvine.
Baciata dal sole e immersa tra le colline nell’abbraccio dei vigneti, è il punto di partenza ottimale per escursioni in una delle più importanti regioni viticole della Svizzera.
Le meraviglie della Val d’Ossola
Lo spettacolare Passo del Sempione, contornato da altissime cime, introduce al rientro in Italia: ecco la Val d’Ossola, ricca di sorprese come, ad esempio, Vogogna, uno dei Borghi Più Belli d’Italia nonché Bandiera Arancione del Touring Club.
Nel verde del Parco Nazionale della Val Grande, la perla della Val d’Ossola conserva nel suo centro storico medievale importanti testimonianze del passato sotto la Signoria dei Visconti come il Palazzo Pretorio su Piazza Pretorio voluto nel 1348 da Giovanni Visconti e il Castello Visconteo edificato, sempre dal Visconti, nel 1344: oggi ospita le mostre permanenti “Tempo di lupi. La storia di un ritorno” e “Il soldatino di piombo”.
Ancora, a Mergozzo, si trova la storica cava di Candoglia, da cui si estrae un marmo unico nel suo genere, dal tipico colore rosa, bianco o grigio, la roccia più pregiata dell’Ossola, impiegata anche per la costruzione del Duomo di Milano.
Ma non è tutto: fa bella mostra di sé anche il Lago di Mergozzo, limpido specchio lacustre a pochi chilometri dal Golfo Borromeo, meta ideale per gli appassionati di sport acquatici come kayak, canoa e windsurf.
Stresa e Arona, incanto del Lago Maggiore
Magnifica è Stresa, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, che si fa ricordare per l’eleganza, la natura rigogliosa e le esclusive dimore tra cui citare Villa Pallavicino, sontuosa villa abbracciata dal Parco, preziosa oasi di verde che si estende per 18 ettari sul lungolago con roseti e alberi monumentali quali i lyriodendri più antichi in Italia, ginkgo biloba, sequoie, magnolie e uno stupendo cedro del Libano.
Inoltre, il borgo è punto di partenza per una gita alle Isole Borromee: una visita ai giardini e ai sontuosi palazzi dell’Isola Madre e dell’Isola Bella rimane nel cuore.
L’attrazione più importante della graziosa Arona è, invece, il colosso di San Carlo Borromeo, o San Carlone, l’imponente statua in bronzo del cittadino più illustre, alta ben 35 metri.
Da non perdere nel Varesotto: il Parco Archeologico di Castelseprio e Cassano Magnano
Dopo aver attraversato il Ticino, si arriva nel Varesotto, simbolo dell’eccellenza italiana nel settore dell’aeronautica.
Qui imperdibile è il Parco Archeologico di Castelseprio, che include i resti di un castrum del V secolo a.C. e un borgo al di fuori dalle mura: all’interno del castrum, protetto dalle mura che difendono anche l’avamposto conosciuto come “Monastero di Torba”, si fanno notare il complesso paleocristiano di San Giovanni, con basilica e battistero, una cisterna con pozzo, la chiesa romanica di San Paolo e varie case private.
Nel borgo sorge l’oratorio di Santa Maria foris portas del X secolo.
Infine, Cassano Magnano accoglie con il Castello dei Cento Tetti, la Torre di San Maurizio di epoca romana, simbolo della città, ed eleganti dimore nobiliari come le settecentesche Villa Buttafava e Villa Oliva.