Esistono Carnevali che fanno divertire ancora oggi, tra festeggiamenti, maschere e sfilate, e che affondano le loro radici in un passato lontano. Tra questi, spicca il Carnevale di Santhià, in Piemonte, ricordato già in alcuni documenti dei primi anni del Trecento, e dai numeri incredibili: 2000 figuranti, oltre 50 carri allegorici, 50 fuochisti, migliaia di maschere, ma soprattutto 150 caldaie di rame issate sui trespoli per la Colossale Fagiuolata con 20.000 razioni distribuite. (Nella foto, Carnevale di Santhià, Vercelli).
Altrettanto storico è il Carnevale di Borgosesia, sempre in provincia di Vercelli, il cui fiore all'occhiello sono da sempre le sfilate grazie ai grandi e coreografici carri in cartapesta, alle mascherate a piedi e ai gruppi ospiti. Non manca mai la storica “Busecca” con circa 6.000 razioni del caratteristico piatto a base di trippa e la 171esima edizione del Mercu Scûrot, la manifestazione più tradizionale e famosa del Carnevale di Borgosesia, con migliaia di partecipanti tutti rigorosamente in frac e cilindro, a “piangere” la fine del carnevale.
Di sicuro impatto è poi lo storico Carnevale di Ivrea noto per la spettacolare Battaglia delle Arance, momento di grande coinvolgimento e forte emozione, rievocazione della ribellione popolare (gli aranceri a piedi) alla tirannia (gli aranceri sui carri). Sebbene abbia origini e radici più antiche, è consuetudine datare l’origine del Carnevale al 1808, anno in cui inizia la verbalizzazione scritta delle cerimonie.
In provincia di Bolzano, a Salorno lungo la Strada del Vino, incanta lo storico Carnevale caratterizzato dal Perkeo, la cui sfilata ha origine nel XIX secolo: il giullare Perkeo inaugura così l’inizio del suo regno in paese con un grande corteo che vede la collaborazione e partecipazione di 400 persone. Il sabato di Carnevale, il pittoresco personaggio fa il suo ingresso in pompa magna a Salorno, mentre tre giorni dopo, il Martedì Grasso, restituisce di nuovo le chiavi al sindaco.
Nel 2024, a Foiano, Toscana, va in scena la 485esima edizione del Carnevale, una delle manifestazioni più importanti nel suo genere. Infatti, a stupire sono le stupende coreografie, i giganti di cartapesta e i quattro maestosi carri allegorici realizzati da autentici maestri.
È da sempre una grande festa quella che anima le strade di Cento, in provincia di Ferrara, con l'unico Carnevale al mondo a essere gemellato con quello di Rio De Janiero. Come ogni anno, Corso Guercino si colora con le opere in cartapesta delle cinque associazioni in gara e tutta la cittadina si rallegra con parate, musica, iniziative sportive, culturali e folkloristiche.
Il Carnevale più antico delle Marche è quello di Fano che si contraddistingue anche per essere l'unico d'Italia a prevedere il lancio di dolciumi! I weekend di festa prevedono svariati appuntamenti tra cui spiccano il Carnevale dei bambini e la sfilata dei carri allegorici.
Nel Lazio, alle pendici del Terminillo, il comune di Leonessa, affascinante cittadina medievale a circa mille metri di quota in un'ampia conca degli Appennini, è allietato dal tradizionale Carnevale che ha inizio con la festa al Teatrino di San Pietro organizzata dalla Pro Loco. La domenica protagonisti i più piccoli mentre il Martedì Grasso è la volta della sfilata dei carri organizzata dai ragazzi.
Sono ben 630 gli anni che porta sulle spalle il Carnevale di Putignano, in provincia di Bari, la cui festa ha inizio il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, con il tradizionale e benaugurale rito di benedizione di una stalla. A seguire, i Giovedì di Carnevale, dedicati a differenti categorie sociali che si concludono la vigilia di Quaresima. Immancabili le sfilate delle maschere, dei gruppi mascherati e dei Giganti di Carta.
Considerato il Carnevale più bello della Sicilia, quello di Acireale affascina con creazioni immense e satiriche. Per tutto il periodo di festa, è un tripudio di maschere, carri allegorici, carri fioriti, gruppi mascherati, bande, concerti e mostre.