Al Parco archeologico di Ercolano riapre la Casa della Gemma

Un'occasione da non perdere per visitare una delle più sontuose dimore d'epoca augustea, famosa per i suoi preziosi mosaici e i raffinati affreschi

Pubblicato: 11 Gennaio 2025 10:30

Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Con l’apertura ciclica delle domus del Parco Archeologico di Ercolano, la Casa della Gemma è di nuovo accessibile al pubblico fino all’8 aprile, con orario 9,30-13. Un’occasione da non perdere per visitare questa dimora, che un tempo dominava il panorama sul mare, famosa per i suoi preziosi mosaici pavimentali e gli affreschi raffinati che raccontano storie di un’epoca lontana.

“L’obiettivo del nostro lavoro è valorizzare il sito e offrire a un pubblico sempre più ampio e curioso l’opportunità di scoprire le meraviglie di questo luogo,” spiega Francesco Sirano, Direttore del Parco Archeologico di Ercolano. “Iniziamo l’anno con una serie di novità che arricchiranno ulteriormente l’offerta culturale del Parco”.

“Le aperture cicliche, come quella della Casa della Gemma, ci consentono di ridurre il degrado antropico e di mantenere il sito in condizioni ottimali. Inoltre, dal 16 gennaio, i visitatori potranno accedere al dietro le quinte dei lavori di restauro, un’iniziativa che li coinvolge nel quotidiano lavoro di conservazione svolto dal nostro staff”, conclude Sirano.

La storia della Casa della Gemma

Il nome di questa dimora deriva da una gemma incisa con un ritratto femminile dell’età di Claudio, ritrovata nella vicina Casa di Granianus ma tradizionalmente associata a questa struttura. La Casa della Gemma era parte del complesso della Casa del Rilievo di Telefo, probabilmente di proprietà della famiglia di Marco Nonio Balbo, figura eminente della città. In età augustea, l’abitazione si sviluppava su tre livelli, occupando ben 1.800 metri quadrati, e vantava un collegamento diretto con le Terme Suburbane.

Con il passare del tempo, la dimora venne suddivisa in tre abitazioni distinte, tra cui la Casa della Gemma, situata al livello della strada. Nonostante le trasformazioni, questa residenza conserva intatti i suoi raffinati mosaici e affreschi, che testimoniano il lusso e la cura dei dettagli che caratterizzavano le dimore dell’élite municipale di Ercolano.

I preziosi mosaici del triclinio

Tra i tesori della Casa della Gemma spiccano i mosaici geometrici del triclinio (la sala da pranzo), decorato in terzo stile con colori vivaci come il giallo e il rosso, impreziositi da fregi neri. Il pavimento, in bianco e nero, è un capolavoro di equilibrio estetico: ventuno riquadri geometrici al centro di una bordatura nera creano un effetto visivo di straordinaria eleganza. Gli ambienti del piano inferiore, invece, raccontano una storia di adattamenti funzionali.

Originariamente destinati alla residenza, questi spazi vennero poi utilizzati dalla servitù a causa dei vapori provenienti dalle vicine Terme Suburbane. Gli scavi hanno restituito oggetti di grande valore, tra cui vasi in vetro, un sigillo in bronzo e persino una culla in legno contenente i resti di un bambino. Di particolare interesse sono due lastre in marmo, raffiguranti rispettivamente Ercole che combatte l’Idra di Lerna e una sfinge con corona egizia, simboli di potenza e mistero.

Le residenze di lusso come la Casa della Gemma offrono uno spaccato unico sulla vita quotidiana delle élite di Ercolano. Gli ampi spazi, i giardini, le terrazze affacciate sul mare e le decorazioni preziose rappresentano un mondo di sfarzo che contrastava con la semplicità delle abitazioni comuni. Il tessuto urbano della città, con i suoi decumani paralleli al litorale e i cardini perpendicolari, rivela una pianificazione razionale e ordinata, testimonianza della grandezza dell’Impero Romano.

Torna l’iniziativa “Close-up Cantieri”

Come parte della tradizione innovativa del Parco, torna anche l’iniziativa “Close-up Cantieri”, che permette ai visitatori di esplorare i cantieri di restauro, osservando da vicino il lavoro degli archeologi e dei restauratori. L’obiettivo è rendere il pubblico parte integrante del processo di conservazione, offrendo una prospettiva unica sul patrimonio culturale.

Tra i luoghi che saranno resi accessibili ci sono siti chiusi da decenni, ora oggetto di interventi di restauro per la loro definitiva riapertura. Un’occasione imperdibile per scoprire nuovi aspetti di Ercolano e immergersi in una storia che non smette mai di affascinare.

Info Utili Parco Archeologico di Ercolano

Orari
Dal 15/10 al 15/03 Apertura ore 8,30 – 17 (ultimo ingresso 15:30)
Dal 16/03 al 14/10 Apertura ore 8,30 – 19,30 (ultimo ingresso 18:00)

Biglietti
Intero 16€
Ridotto 2€ (giovani 18-25 anni)

Come arrivare
In auto
Autostrada A3 Napoli-Salerno, uscita per Ercolano Scavi, seguire le indicazioni per il Parco Archeologico di Ercolano.
In treno
Dalla stazione di Napoli Centrale, Circumvesuviana fino alla stazione di Ercolano Scavi, quindi a piedi fino all’ingresso del Parco in Corso Resina 187.

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