All’ombra delle grandi e scintillanti città che brulicano di vita, a ogni ora del giorno e della notte, esistono luoghi nascosti e protetti alla stregua di tesori preziosi. Destinazioni che, con le loro atmosfere sospese, sembrano immuni dalle leggi del tempo. E sono così belle da non sembrare reali.
Sono i borghi del nostro Paese. Sono tutti quei luoghi che hanno l’onere e l’onore di conservare e tramandare le tradizioni di un tempo, quelli in cui le cose si fanno “come una volta“. Posti in cui la memoria è affidata a chi va, ma sopratutto a chi resta a proteggere un patrimonio inestimabile per l’intera umanità.
Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi, in un piccolo borgo immerso nei paesaggi naturali del BelPaese fatto di arte e mestieri antichi, di fascino genuino e autentico. Benvenuti a Barni, nel Paes de Scuprì.
Barni: El Paes de Scuprì
Barni è un piccolo gioiello tutto da scoprire, un borgo caratteristico situato a circa un’ora da Milano e a pochi minuti dal Lago di Como. Immerso nell’incredibile scenario del Triangolo Lariano, questo piccolo paese è il luogo perfetto per una fuga off radar.
Centinaia di viaggiatori provenienti da ogni dove, infatti, scelgono di raggiungere il borgo per staccare da tutto e per dedicarsi alla scoperta di patrimonio fatto di arte, antichi mestieri e natura, per toccare con mano le tradizioni conservate e tramandate da chi ha scelto di restare.
Sono meno di 600 le persone che popolano questo paese e che hanno assunto il compito di far conoscere e proteggere tutte le meraviglie che lo caratterizzano, oggi esattamente come ieri. Come quella piccola chiesa romanica di San Pietro e Paolo il cui restauro è stato possibile proprio grazie a una campagna di crowdfunding. O come quell’evento “El paes de scuprì”, in programma il 16 agosto 2022, che è stato pensato come un invito a scoprire e riscoprire a piedi il borgo, la sua storia e il suo patrimonio.
Un “Paese in posa”
Cosa fare a Barni è presto detto. La parola d’ordine è scoprire, meglio ancora se a ritmo slow, tutto ciò che caratterizza questo incredibile borgo. Basta una passeggiata per toccare con mano l’anima del luogo e delle persone che lo abitano, per scoprire gli scorci suggestivi e la storia che è conservata nei cortili, negli angoli pittoreschi del borgo, nei vicoli e nei cortili.
Spegnere lo smartphone e dimenticare l’orologio, è questo il modo migliore per esplorare Barni, un Paes de Scuprì di nome e di fatto. Lo ricorda la Giornata Pedonale del 16 agosto, uno degli eventi più importanti del borgo – giunto alla sua 29esima edizione – che ha come obiettivo quello di far conoscere ai viaggiatori di tutto il mondo quella che era la vita di un tempo. Un invito, questo, che è valido tutti i giorni dell’anno.
Barni, infatti, è stato trasformato in un “Paese in posa”. Grazie a un progetto curato dall’associazione CulturaBarni e la fotografa Giulia Caminada, la storia di questo borgo, e delle persone che lo abitano, continua a vivere tra le strade e le corti. Qui sono state posizionate gigantografie in bianco e nero dove sono ritratti i barnesi che, orgogliosamente, si mostrano in posa con oggetti del passato come vecchie bici, pentole e attrezzi agricoli.
Il risultato è un museo etnografico a cielo aperto che permette a tutte le persone che giungono fin qui di fare un viaggio nel passato per scoprire la storia e nella tradizione del borgo antico.