Sudafrica, una vacanza per scoprire le tribù della nazione arcobaleno

Il modo migliore per immergersi nell'incredibile varietà di usi, costumi e tradizioni di una terra meravigliosa? Stare con le tribù locali

Pubblicato: 20 Febbraio 2019 14:21Aggiornato: 25 luglio 2024 19:33

SiViaggia

Redazione

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C’è una terra che, più di tutte, affascina ed emoziona. Quella terra è l’Africa e, chi l’ha vista, sostiene che un suo pezzo di lei, nel cuore, rimarrà sempre. Ma qual è il modo migliore per scoprire l’incredibile varietà di usi, costumi e tradizioni della “nazione arcobaleno”? Ovviamente, una vacanza tra le sue tribù. A cominciare dalle tribù del Sudafrica.

Il Sudafrica, nel corso dei secoli, è sempre stato un punto di incontro per le popolazioni indigene provenienti dall’Africa centrale e orientale e dall’Europa. Un crocevia di etnie e lingue durato anni e anni, che ha permesso a questa splendida terra di sviluppare una cultura davvero affascinante.

Le tribù che raccontano la vita in Sudafrica

Il modo migliore per conoscerla è quindi proprio quello di entrare in contatto con le tribù ancora presenti sul suo territorio: Zulu, Pedis, Basotho, Ngunis, Ndebele e Xhosas. Il Lesedi African Lodge & Cultural Village, con sede a nord di Johannesburg, nei pressi della Culla dell’Umanità, organizza tour guidati attraverso i villaggi tribali. In questo modo si potranno toccare con mano le tradizioni folkloristiche del Sudafrica, scoprire tutti i riti ancestrali e assistere alle danze tribali.

Da non perdersi i deliziosi braai (barbecue) a base di carne di coccodrillo, e il risveglio al mattino con musica masakanda, uno degli elementi più caratteristici del Paese.

Tribù Ndebele, dove la pittura murale è un’arte

L’arte della tribù degli Ndebele è un tripudio di colori. Pur vantando una lunga tradizione nella lavorazione della pelle, del cuoio e dei metalli, questa tribù è famosa soprattutto per la pittura murale, caratterizzata da colori sgargianti e da pattern geometrici. Questi motivi vengono utilizzati per le facciate delle abitazioni, per decorare i costumi come l’isiphephetu (un grembiule tradizionale) e accessori tra cui gli isigolwani, ovvero sia i cerchi ricamati che si portano intorno a collo, braccia, gambe e vita.

Al fine di guardare da vicino questa esplosione di colori, bisogna andare nella provincia di Mpumalanga, dove si trovano i villaggi di Siyabuswa e di Bosthabelo, recentemente restaurato: questi rappresentano dei musei all’aria aperta e i loro abitanti sono delle guide esperte a cui affidarsi per visitarli.

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Tribù Ndebele, Sudafrica

Tribù Venda, dove arte e spiritualità si incontrano

Nella provincia di Limpopo si possono visitare i siti sacri evocati dai Venda, una tribù fortemente connessa ad una dimensione spirituale. I Venda, pur rappresentando una minoranza etnica del Sudafrica dal punto di vista demografico, sono i custodi di uno dei patrimoni culturali più ricchi del Paese. L’arte ha un ruolo fondamentale per questa tribù che fa un largo uso di ceramiche e sculture in legno, al fine di rappresentare un modo per comunicare con gli antenati.

Tra i siti sacri della provincia di Limpopo c’è il lago Fundudzi, situato tra i monti del Soutpansberg e il cui nome significa letteralmente “monte della pianura salina”.

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Tribù del Sudafrica

Villaggio di Basotho, tra luoghi incantevoli e tradizioni culturali

Da non perdersi, infine, il villaggio culturale di Basotho, un mix incontaminato di cultura e paesaggio mozzafiato, situato all’interno del parco nazionale degli altipiani di Golden Gatek, nel Free State. I visitatori di tutte le età potranno immergersi nello stile di vita di Basotho, visitare l’affascinante mostra dedicata alla pittura muraria litema, e incontrare gli anziani del Paese per imparare da loro tutti i segreti della tradizione artigianale. Il tutto, gustando le prelibatezze della cucina locale e sorseggiando una buona birra artigianale.

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Sudafrica

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