Piazza Armerina, la città dei mosaici romani

Alla scoperta di una perla della Sicilia centrale, circondata dalla natura e a circa 700 metri d'altezza sui monti Erei

Pubblicato: 4 Gennaio 2019 10:44Aggiornato: 4 Gennaio 2019 10:44

SiViaggia

Redazione

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Arte, storia e cultura s’intrecciano in Piazza Armerina, città in provincia di Enna, in Sicilia, colpevolmente sconosciuta alle masse di turisti.

Piazza Armerina è un comune in provincia di Enna, nella parte centro-orientale della Sicilia. Posto a 697 metri d’altezza, è sito su un’altura dei monti Erei. Il suo centro storico è di grande pregio, in un misto di stile tra il barocco e il normanno. Impossibile recarvisi e ignorare la splendida Villa romana del Casale, dal grande valore storico e artistico, con al suo interno dei celebri mosaici. Struttura rientrante nel Patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1997.

Le origini cittadine sono molto antiche, considerando come Piazza Armerina fosse già abitata dai Greci, provenienti probabilmente da Gela, per poi cedere il passo ai Romani. Il suo centro storico è tra i più ricchi della Sicilia, anche se tende a passare inosservato ai più.

Cosa vedere a Piazza Armerina

C’è tanto da vedere a Piazza Armerina ma l’attrazione principale è innegabilmente Villa Romana del Casale, che rappresenta uno dei luoghi storici di maggior rilievo dell’intera Sicilia. Pavimenti da sogno in mosaico per un totale di 3500 metri quadrati, distribuiti tra 60 stanze. Inserita tra i patrimoni protetti dall’Unesco, la villa vanta celebri mosaici come scena erotica, grande caccia e ragazze in bikini. A poca distanza vi è inoltre un’altra struttura splendida. Si tratta della Villa delle Meraviglie, che custodisce uno dei musei privati più importanti in Sicilia. La struttura è del Settecento e raccoglie la collezione della famiglia Cammarata, tra vasi d’epoca, quadri, sculture, marmi e mobili di pregio intarsiati.

La Sicilia si riempie di turisti ad agosto, così come il resto del Bel Paese. Nello specifico tra il 13 e il 14 del principale mese vacanziero è possibile assistere al Palio dei Normanni. Un evento sportivo dalle antiche radici, che ripercorre il periodo della dominazione normanna. Si sviluppa una sfida tra i quattro quartieri cittadini, con il vincitore che potrà tenere il vessillo di Maria Santissima delle Vittorie fino all’edizione successiva.

Nella parte più alta della città sorge poi la Cattedrale. Si tratta di un edificio enorme, che ha richiesto più di un secolo per la sua realizzazione, esattamente dal 1604 al 1719. Ritrovarvisi all’interno vuol dire ammirare svariati stili, dal gotico al barocco. Particolare curiosità desta il suo campanile, alto 40 metri e realizzato in stile gotico-catalano. Esso è un elemento a sé, facente parte della chiesa che precedentemente sorgeva in tale luogo.

A pochi passi da qui è possibile ammirare il Palazzo Trigona della Floresta, eretto sotto il regno di re Martino I e voluto espressamente da Matteo ed Ottavio Trigona nel 1690. Caratterizzato da tre piani, cela al suo interno una splendida corte, con lo stemma famigliare in bella mostra sul balcone centrale. Sottoposto a lavori per anni, a breve ospiterà il Museo Archeologico cittadino.

Giungere a Piazza Armerina vuol dire anche cimentarsi in escursioni da favola, lasciandosi affascinare dalle bellezze ambientali offerte dal monte Mira. Sul suo versante meridionale è inoltre possibile imbattersi nel noto Castello Aragonese, realizzato nel XIV secolo. Storia intrigante, che racconta di un’evoluzione durata secoli, passando da struttura difensiva a carcere nel 1812, come testimoniano ancora oggi le finestre realizzate in ferro. Molte le rappresentazioni storiche che hanno luogo qui. Il Castello è particolarmente amato e ora è stato acquistato per una totale restaurazione, dopo anni di quasi abbandono.

Ancora nel XIV secolo la città si arricchì di una nuova chiesa, poi divenuta celebre, quella di San Rocco, che tutti gli abitanti conoscono come Fundrò. Il nome deriva da un borgo rurale a pochi chilometri dalla città. Il convento di monaci Benedettini che era lì venne distrutto e i monaci scapparono a Piazza Armerina, dove venne loro affidata la chiesa di San Rocco. Di particolare importanza anche la chiesa di San Pietro, che risale alla metà del 1500, suddivisa tra chiesa e convento. All’esterno spoglio corrisponde un interno ricco di capolavori, dal soffitto a cassettoni decorato all’enorme tela esposta, di Caravaggio o della sua scuola.

La Sicilia è stata tra le terre protagoniste delle Crociate, così quella che oggi è nota come la Commenda dei Cavalieri di Malta era stata ideata come ospedale per i Crociati da curare. Nel XII secolo, quando venne realizzata, era all’esterno delle mura cittadine, mentre oggi vi risulta al centro. Alquanto spoglia, rappresenta uno dei luoghi più intriganti della città.

Arte, storia e quotidianità si incrociano costantemente a Piazza Armerina, come dimostra la Fontana dei Canali, che propone l’abbeveratoio più frequentato dai locali. Realizzata nel XIX secolo, vanta quattro mascheroni dai quali fuoriesce acqua di sorgente. Il gran caldo siculo richiederà ai turisti più di qualche sosta a questa fresca fonte.

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