Chi ama i pittori Impressionisti, non può perdersi un viaggio alla scoperta dei luoghi dove è nato il movimento artistico e che sono stati i soggetti preferiti dei loro dipinti. Questi luoghi si trovano in Normandia, da Le Havre, dove Claude Monet dipinse il quadro-manifesto che diede il nome all’Impressionismo, a Giverny, casa-museo dell’artista delle ninfee, dalle spiagge sconfinate di Trouville alle spettacolari falesie di Etretat. Nel 2020 la Normandia omaggerà gli Impressionisti con il Festival Normandie Impressionniste (3 aprile - 6 settembre) giunto alla quarta edizione, un evento che si svolge ogni tre anni e che, sul tema di “Il Colore giorno per giorno”, vuole esplorare l’Impressionismo in tutte le sue forme, anche contemporanee, con grandi mostre, musica, fotografia, cinema ed eventi in tutta la regione. Dalle colazioni sull’erba alle regate fino ai balli, si ricreeranno dal vivo i soggetti di tanti famosi quadri
I magnifici paesaggi, le spiagge e i cieli cangianti sono stati immortalati, con tanti piccoli puntini, dall’artista post-Impressionista Paul Signac, padre, insieme a Georges Seurat, del Puntinismo che qui visse per diversi anni in una casa di fronte alla chiesa di St. Nicholas. L’artista era innamorato di questo luogo. Barfleur, uno dei più bei villaggi di Francia, è considerata una città d’arte: qui visse anche lo scrittore Victor Hugo che amava andare in barca nonostante soffrisse il mal di mare
Gli artisti Paul Gauguin, Camille Pissarro, Eugène Boudin e il romantico William Turner hanno amato e rappresentato il porto di Dieppe e la sue gente. Nell’imponente castello-museo, sulle alture della città, il movimento Impressionista è perfettamente rappresentato. Ospita dipinti di tutti questi artisti che hanno immortalato Dieppe e quadri di Pierre-Auguste Renoir e di Alfred Sisley
Ne hanno dipinto il porto, i velieri sulla Senna, le stradine e i quartieri operai nati dalla Rivoluzione Industriale. Un atelier a cielo aperto e fonte di ispirazione infinita, Rouen è la città prediletta degli Impressionisti. Camille Pissarro, Paul Gauguin, Alfred Sisley e soprattutto Claude Monet vi hanno trascorso mesi interi. Quest’ultimo ha dipinto in serie la cattedrale per cogliere, a tutte le ore del giorno, ogni minima variazione atmosferica, lasciandoci in eredità ben 28 viste della facciata
La famiglia Manet, con il figlio artista Édouard e la cognata-modella Berthe Morisot, una delle rare donne pittrici Impressioniste, adoravano la piccola località balneare di Fécamp, con i suoi bagni e il casinò, tanto che la dipinsero più volte, con villeggianti e senza. Il loro comune amico Edgar Degas venne anche a trovarli e fece un famoso ritratto del fratello di Manet, Eugène, anch’egli pittore
Giverny è il soggetto di tantissime opere di Claude Monet. Il villaggio, la casa (la Maison Bleue), il giardino, le ninfee. Chi vuole rivivere le sensazioni che hanno ispirato il maestro degli Impressionisti deve venire assolutamente qui. È qui che Monet ha dipinto le sue serie di covoni, pioppi e soprattutto di ninfee, appunto, con più di 250 tele a olio ricche di luce e colori. In qualsiasi ora del giorno e indipendentemente dall’orda di turisti, è impossibile non emozionarsi nell’attraversare il ponticello di legno che passa sopra il famoso stagno delle ninfee
Come 150 anni fa, Honfleur è ancora la pittoresca cittadina portuale dove gli Impressionisti amavano posare il loro cavalletto. Parigini e turisti amano gironzolare attorno al Vieux-Bassin e nelle stradine del quartiere Sainte-Catherine. Sulle alture, l’Auberge Saint-Siméon, oggi Ferme Saint-Siméon nonché un hotel cinque stelle, è divenuto una sorta di pellegrinaggio per gli amanti degli Impressionisti in quanto tutti i più celebri pittori dell’epoca vi si davano appuntamento. Gustave Courbet, Eugène Boudin, Claude Monet facevano tutti parte della "scuola di Honfleur"
Ci sono diversi motivi per visitare la città di Caen. Per il Memoriale della Pace, per le spiagge dello Sbarco degli alleati, per la città di Guglielmo il Conquistatore. Ma per gli appassionati di arte Impressionista la si visita per il museo delle Belle Arti, situato all’interno delle mura del castello, dove gli Impressionisti, come Claude Monet ed Eugène Boudin, insieme a tantissimi altri artisti europei a partire dal XIV secolo, occupano un posto d’onore. La collezione di pittori francesi, italiani, fiamminghi e olandesi lo rendono uno dei musei più importanti di Francia
La Porte d’Aval è il simbolo di queste splendide falesie nel Nord della Francia che si gettano nell’oceano. Queste sculture naturali della spettacolare Côte d’Albâtre, la Costa d’alabastro, hanno affascinato l’artista Claude Monet che le ha ritratte in numerosi dipinti. Per godere del miglior punto di vista, bisogna salire in cima alla scogliera di Amont. Il panorama che si gode dal Calvario e dalla deliziosa cappelletta di Notre-Dame de la Garde è grandioso
Le donne non indossano più la crinolina e gli uomini non portano più il cilindro, ma le passerelle, le cabine e gli ombrelloni multicolore sono ancora l’emblema di quella che, nel XIX secolo, era considerata la più bella spiaggia della Francia. Eugène Boudin, Claude Monet, il meno noto ma altrettanto geniale Gustave Caillebotte e gli altri hanno tutti dipinto splendide scene del paesaggio e della spiaggia di Trouville-sur-Mer. Quando la marea si abbassa, una passeggiata di circa tre ore da Honfleur a Deauville, passando per Trouville, lungo la Côte Fleurie è inebriante
Claude Monet ha trascorso la sua infanzia a Le Havre (in francese si direbbe "au Havre") e ne fu così impressionato da dipingere in questa città il suo quadro più famoso, "Impression, soleil levant” (Impressione, levar del sole), al quale il movimento Impressionista deve il nome. Oggi, classificata patrimonio dell’Unesco per l'architettura moderna, Le Havre è una città dove il mare è decisamente il protagonista. Una visita al Museo di arte moderna André Malraux (MuMa) vi farà scoprire una delle più belle collezioni di opere Impressioniste