Custodi di pace tra l'azzurro del mare e la natura, sono isole italiane meno battute dal turismo, meno mondane, frequentate da pochi turisti e vissute, in alcuni casi, da pochi residenti. Conosciamole più da vicino e lasciamoci sorprendere.
Nel Golfo di La Spezia, l'isola di Palmaria è Patrimonio UNESCO, con costa alta e rocciosa e una cinquantina di abitanti che vivono tra il verde e l'azzurro. Offre una fitta rete di sentieri per escursioni da cui ammirare panorami mozzafiato e alcune piccole spiagge tra cui quella del Pozzale, la più selvaggia.
A 11 chilometri dall'Argentario, l'isola di Giannutri fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e affascina per il suo aspetto selvaggio dove il silenzio e la natura regnano sovrani. Ripide scogliere, piccole spiagge, grotte marine, fitti boschi e i resti dell'epoca romana: vera bellezza.
Anche Pianosa fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ed è accessibile solo con escursioni guidate con un numero limitato di persone per preservarne il ricco e inalterato patrimonio naturalistico. I fondali custodiscono preziose testimonianze archeologiche e anche l'isola stessa con un sistema di catacombe e le rovine di una villa romana.
Palmarola è la più selvaggia delle Isole Pontine e deve il suo nome alla palma nana, unica palma europea che qui cresce selvatica. La splendida costa rocciosa è plasmata da grotte, calette e anfratti tra le scogliere a strapiombo sul mare e la natura incontrastata.
Nell'arcipelago pontino, ecco poi Ventotene, ricca di storia e paesaggi incontaminati, conosciuta dai Greci come "dispensatrice di ogni bene". A metà strada tra Ponza e Ischia, è tranquilla e lontana dal turismo di massa, vero paradiso per una vacanza rilassante e "sospesa nel tempo".
L'isola più incontaminata e selvaggia delle Egadi è Marettimo, con appena 680 abitanti e bianche casette che si specchiano nel porticciolo. Offre sentieri immersi nella macchia mediterranea, spiagge di sabbia bianca, altissime coste a picco sul mare e numerose grotte emerse e sommerse.
Fa parte dell'Arcipelago delle Pelagie ed è una delle isole meno turistiche e affollate d'Italia: ecco Linosa con i vulcani spenti, la roccia lavica e le alte coste ricche di insenature. Rappresenta la sommità di un cono vulcanico spento da 2000 anni dal caratteristico paesaggio di colore grigio-bruno, immerso nei profumi di fichi d'india, acacie e capperi.
Alicudi, la più isolata delle Eolie, è un vero paradiso terrestre, aspra, incontaminata e solitaria. Qui risiedono un centinaio di abitanti, non esistono auto ma solo un porticciolo, sentieri panoramici, un piccolo centro abitato con qualche bottega e la vita che scorre lenta.
Infine, Filicudi è l'isola più antica delle Eolie, disegnata da un cono vulcanico ormai spento e ornato di ginestre, fichi d'india, felci ed erica. Le coste rocciose sono punteggiate da profonde grotte, stupendi faraglioni e costoni che si tuffano nel blu del mare.