Scopriamo insieme la Galleria Borbonica un viaggio nelle profondità di Napoli che ha origine in epoca rinascimentale e giunge fino ai nostri giorni, alternando storie, aneddoti e lacrime.
Le cavità napoletane nascono come cave di tufo e successivamente come cisterne contenenti l'acqua che serviva tutta la città. Cisterne manutenute dal pozzaro che si calava soltanto con una corda per pulire e gestire le cisterne.
Nel 1853 il Re Ferdinando II di Borbone decide di voler costruire un tunnel sotterraneo che gli permettesse di fuggire a cavallo dal Palazzo Reale al porto. Il progetto fu dato all'archietto Errico Alvino, ma non fu mai completato per la morte del re stesso.
La Galleria Borbonica durante la guerra divenne rifugio anti aereo, ospitava fino a 5000 cittadini, furono costruiti bagni pubblici, impianti elettrici e scale . Ancora oggi ci sono resti di letti, giochi per bambini, utensili e numerose scritte sui muri davvero commoventi.
A metà del '900 la Galleria fu trasformata in un deposito giudiziario della Polizia dove venivano archiviati i mezzi sequestrati. Sono stati ritrovati tantissimi mezzi di trasporti modificati o come si dice in dialetto "appezzottati" ossia con parti di diversi modelli uniti insieme.
Sono stata tante volte nei sotterranei della Galleria Borbonica è un luogo che amo mostrare a chi mi viene a trovare, ci sono diversi percorsi tematici da poter fare, anche alcuni con tratti di speleologia e attraversamenti sulle zattere, ovviamente è tutto gestito in sicurezza da esperti. Spero di avervi incuriosito.