Cosa fare nella capitale dell’Algeria: Algeri “la bianca”

Tour della capitale d’Algeria, una delle mete più amate di tutto il Nord Africa. Bella ed elegante, i suoi palazzi ricordano Parigi ma a lambirla è il deserto.

Pubblicato: 26 Dicembre 2017 17:15

SiViaggia

Redazione

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Algeri è una città di porto affacciata sul Mediterraneo. Fra i suoi Paesi confinanti ci sono la Tunisia, il Mali e il Niger ma gli ampi viali alberati e i suoi palazzi con le balconate in ferro battuto le donano un sapore parigino. Il cuore misterioso di questa bella capitale è la Casbah, la parte più antica di Algeri, la cui origine sembra risalire ai fenici. Fra le viuzze, i mosaici e gli artigiani, troverete i segni della storia che è transitata in Algeria, dai fenici ai romani, dai bizantini agli arabi, fino ai francesi e all’Indipendenza del 1962.

La città è protetta da un dispositivo di sicurezza ben strutturato, ma l’Algeria resta un Paese esposto alla minaccia terroristica. Prima di intraprendere un viaggio nella capitale è quindi bene informarsi presso le autorità diplomatiche italiane. Controllate il sito della Farnesina messo a disposizione dei cittadini, e magari scaricate anche l’applicazione per il cellulare, così da buttarci un occhio ogni tanto. La città si gira a piedi, ma se desiderate spostarvi in auto, sappiate che non è richiesta patente internazionale.

Risolti questi inconvenienti, Algeri la bianca, vi conquisterà. Affacciata sul Mare Nostrum, il Mediterraneo, è rinfrescata alle sue spalle dai monti dell’Atlante e gode di una temperatura mite che si aggira sui 18°C, per scendere a 12°C in inverno e restare sui 24°C in estate. Potete iniziare a scoprirla dalla parte bassa, sulla costa. Costruita dai francesi – del suo piano regolatore si occupò tra l’altro l’architetto Le Corbusier – ospita gli uffici dell’amministrazione coloniale, e qui potete camminare nei grandi boulevard o visitare i musei.

Di certo vi sorprenderà il Museo nazionale delle Belle Arti, il più grande museo dell’Africa e del Medio Oriente, che custodisce anche una preziosa sezione dedicata agli orientalisti, oltre a una sezione di pittori algerini, da conoscere assolutamente. Al museo troverete anche alcune opere (minori) di Gauguin, Renoir, Monet e Degas. Inoltre, da questo museo goderete di una vista impagabile sul Jardin Botanique du Hamma, il giardino botanico della capitale dell’Algeria.

Posto nel quartiere di Hamma, ai piedi del Museo, il Jardin Botanique du Hamma è un giardino lussureggiante, oltre a essere un orto botanico con oltre 1.200 specie di piante. Nei suoi parchi, fra le palme e i bambù, vale davvero la pena passeggiare e ripercorrere le scene indimenticabili di Tarzan, la cui prima celebre versione fu girata proprio qui.

Valgono certamente una visita anche il Museo delle antichità e dell’arte musulmana dedicata all’archeologo Stèphane Gsell e il Museo nazionale delle arti e delle tradizioni popolari. Poi tuffatevi nella Casbah, la parte alta della capitale, edificata dagli ottomani nel Cinquecento. Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1992, sta finalmente iniziando a uscire dal degrado nel quale si è trovata per anni. Giratela con cautela, ma non dimenticate gli antichi palazzi ottomani, il cuore della capitale e di tutta l’Algeria.

La Moschea Ketchoua, il cui nome deriva dal turco e significa “vassoio delle capre”, con i suoi due minareti, è uno dei più importanti luoghi di culto islamico della capitale. Costruita nel XVII secolo sotto la dominazione ottomana dell’Algeria, è stata trasformata in una cattedrale cattolica durante l’occupazione francese. Con la riconquista dell’indipendenza del 1962, la Moschea è tornata sede del culto islamico, pur mantenendo intatte le decorazioni bizantine che la rendono ancora oggi tra i monumenti più visitati di tutto il Paese.

La Casbah di Algeri, complice il suo fascino misterioso, è stata anche un importante set cinematografico. Il primo film girato nei suoi vicoli è stato Il bandito della Casbah, il giallo del 1937 che ha Jean Gabin come indimenticabile protagonista; l’ultimo è stato Il primo uomo di Gianni Amelio, nel 2011.

Non lasciate Algeri senza aver visitato anche la Basilique Notre-Dame d’Afrique, la basilica di Nostra Signora d’Africa, una chiesa cattolica con dignità di Basilica minore che si affaccia sul Mediterraneo dalla cima di un promontorio a nord della capitale. Edificata a partire dal 1855 dal vescovo di Algeri, la basilica è in stile bizantino. All’interno si venera una statua della Madonna Nera. Nell’abside semicircolare un’iscrizione recita: Notre Dame d’Afrique priez pour nous et pour les Musulmans, che significa “Nostra Signora d’Africa pregate per noi e per i Musulmani”. L’invocazione è riportata in arabo e in berbero.

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