Incastonato nella splendida cornice delle Dolomiti, considerate Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, il delizioso borgo di Cortina d’Ampezzo è ricco di sorprese tutte da scoprire. Tra le sue viuzze si respira un’atmosfera speciale, soprattutto quando arriva l’inverno: la neve ammanta i tetti delle sue case e le luminarie rendono il paesaggio semplicemente meraviglioso. Inoltre questa è la località perfetta per chi ama vivere la montagna in ogni sua sfumatura e dedicarsi agli sport all’aperto, anche in estate. Vediamo quali sono le bellezze di questo paesino che sembra uscire da una cartolina.
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Cortina d’Ampezzo, dove si trova
Il borgo di Cortina d’Ampezzo si trova in Veneto (in provincia di Belluno), immerso nel panorama maestoso di quelle che sono le montagne più suggestive d’Italia: le Dolomiti. È un luogo bellissimo, incastonato nella natura e circondato da cime imponenti come le Tofane, il Sorapiss (di cui è particolarmente famoso l’omonimo lago d’alta quota) e il monte Faloria. Abitato da poco più di 5.500 persone, il paese è una rinomata meta turistica sia estiva che invernale. Sono tantissimi i vip che vi trascorrono le loro vacanze, attirati non solo dai paesaggi incantevoli, ma anche dagli hotel di lusso e dalle boutique dove concedersi un po’ di shopping a cinque stelle.
La storia di Cortina d’Ampezzo
Tracce di un insediamento nel territorio di Cortina d’Ampezzo risalgono all’anno 1156, quando il centro abitato era parte del Cadore. Annesso poi ad uno dei feudi del Sacro Romano Impero, il paese godette sempre di un’ampia autonomia. Nel corso del ‘400, venne conquistato dalla Repubblica di Venezia e rimase per quasi un secolo conteso tra le due forze: la situazione si risolse solamente quando l’imperatore Massimiliano I rinunciò al possesso dell’intero Cadore, tenendo per sé proprio Ampezzo. Se tra il XVIII e il XIX secolo il borgo venne scosso da diversi eventi avversi, finalmente nell’800 iniziò il suo periodo più florido.
Cortina d’Ampezzo divenne una rinomata meta turistica, scelta soprattutto da personaggi illustri provenienti dal resto d’Europa. Nel contempo, molti dei suoi abitanti diedero linfa vitale all’economia locale sviluppando notevoli abilità nell’artigianato. La Prima Guerra Mondiale comportò l’instaurarsi di un periodo molto difficile, che ebbe fine negli anni ’20 con l’annessione all’Italia, la separazione dal Trentino Alto Adige e l’inglobamento nella provincia di Belluno. Arrivati ormai ai giorni nostri, Cortina ha continuato il suo sviluppo in ambito turistico prevalentemente grazie agli sport invernali.
Cosa vedere a Cortina d’Ampezzo
Passeggiando tra le affascinanti stradine del centro storico di Cortina d’Ampezzo, ci si può imbattere in molto più che solo vetrine d’alta moda e locali dove assaporare una buona cioccolata calda (o una fetta di strudel). Vi sono ad esempio la splendida Basilica dei Santi Filippo e Giacomo, eretta nel ‘700, e il vicino Comun Vècio, l’antico municipio oggi divenuto sede della biblioteca civica (e anche della banda cittadina, che in estate organizza un festival davvero strepitoso). E a poca distanza si può ammirare la Casa delle Regole, un edificio austero che ospita al suo interno il Museo d’arte moderna Mario Rimoldi, con oltre 800 opere dei più importanti pittori del secolo scorso.
Allontanandosi un po’ dal centro storico, ci sono numerose frazioni dove si possono ammirare tante splendide architetture. E il caso della Cappella di Sant’Antonio da Padova, situata a Chiave: ricostruita nell’800 a seguito di un devastante incendio, ha un bellissimo soffitto in pietra e custodisce due pregiati busti in legno, oltre ad una pala di Sant’Antonio e ad un altare ligneo. Particolarmente suggestive sono poi le testimonianze militari presenti sul territorio. Una di esse è il Forte Tre Sassi, di costruzione austro-ungarica, risalente alla fine dell’800: si trova presso il Passo Valparola ed è stato recentemente trasformato in un museo della Grande Guerra, con numerosi reperti bellici – e non solo.
È invece in direzione del Passo Falzarego, a oltre 1.500 metri di quota, che si trova il Sacrario Militare di Pocol: eretto nel 1935 in onore dei tantissimi soldati caduti sul fronte dolomitico durante la Prima Guerra Mondiale, è costituito da due parallelepipedi orizzontali posti l’uno sopra l’altro. Sopra di essi sorge un’imponente torre quadrangolare in pietra, che si vede benissimo dalla valle ampezzana. Ci sono anche una piccola chiesetta e un cimitero militare, che ospita le spoglie di 9.707 caduti italiani – tra cui il generale Antonio Cantore.
Cortina d’Ampezzo, tra natura e sport
Estate e inverno, a dominare è la natura incontaminata che circonda Cortina. Durante i mesi più caldi, ci si può sbizzarrire: tra escursioni e trekking mozzafiato, lunghe passeggiate tra i borghi o pedalate in sella alla mountain bike, c’è davvero di che divertirsi. Per i più coraggiosi, le Dolomiti qui offrono numerosi punti d’arrampicata che permettono di scalare rocce impervie, ammirando nel contempo panorami unici al mondo. Dopo tante avventure, la giornata non può che concludersi in una spa: sport e benessere trovano la loro massima espressione in questo angolo di mondo.
E in inverno? Il comprensorio sciistico Cortina d’Ampezzo vanta ben 120 km di piste da sci ed è dotato di 27 impianti di risalita. Stiamo parlando di una vera eccellenza: non a caso, questa sarà una delle sedi in cui si terranno le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Oltre allo sci, si possono praticare molte altre attività all’aria aperta (e non solo). Dal pattinaggio su ghiaccio alle ciaspolate, dallo snowboard alla slitta trainata con gli husky: il divertimento per grandi e piccini è assicurato. Il momento migliore per andare alla scoperta di questo borgo? Sicuramente il Natale: le luci e gli addobbi rendono l’atmosfera davvero magica, tutta da vivere.
L’enogastronomia a Cortina d’Ampezzo
Tanti sono i piatti tipici preparati a Cortina d’Ampezzo, la cui cucina ricorda da vicino quella tirolese. Un esempio sono proprio i chenedi, la variante forse meno conosciuta dei canederli: sono palle di pan grattato ripiene di speck, spinaci, lardo o formaggio. Essendo in montagna, altre ricette prelibate sono la polenta e la minestra di fave o di orzo, perfette per quando fa molto freddo. Tra i prodotti locali, dobbiamo poi ricordare i formaggi preparati nelle malghe d’alta quota, i salumi e gli insaccati, così come la cacciagione di capriolo e di camoscio. Inoltre si producono buonissime confetture (soprattutto utilizzando i frutti di bosco) e miele di millefiori e di rododendro.