Tranquillità, natura e riscoperta di ritmi di vita dimenticati, bastano a far preferire destinazioni rurali lontane dal caos cittadino. E l'Italia abbonda di paesini e borghi immersi nel verde incontaminato, tra distese di ulivi, vigneti e frutteti. Da nord a sud, le nostre scelte per chi desidera riscoprire un turismo sostenibile, dove la vita è ancora scandita dai cicli della natura.
Il profumo dell'uva pervade le vie del borgo piemontese da cui prende il nome il rinomato vino qui prodotto. Da non perdere le vedute panoramiche sulle Langhe, insieme ad una visita al maestoso castello che domina l'abitato, dove tra l'altro ha sede il Museo Regionale del Barolo, un'istituzione anche per chi è astemio.
Questo piccolo borgo rurale ai piedi di Monteriggioni non è rinomato come quest'ultimo, ma offre uno scorcio sulla campagna senese con pochi eguali. Se un tempo era circondato dalle paludi che isolavano il castello dagli attacchi nemici, oggi a quei pantani si sono sostituiti prati, boschi e frutteti, attraversati dalla via Francigena. Merita una visita il piccolo abitato, con l'abbazia, le antiche mura e le piccole casupole in pietra impreziosite da balconi in fiore.
Nel pieno della valle del Tirino, il borgo di Capestrano offre ai viaggiatori un'esperienza unica per la sua ricca storia, la cultura e la splendida bellezza naturale tipica dell'Abruzzo. La sua storia risale addirittura ai Piceni, che qui realizzarono il celeberrimo "Guerriero di Capestrano", diventato il simbolo del Parco Nazionale del Gran Sasso. Il borgo è la porta d'accesso al terzo parco più grande d'Italia, con una biodiversità che arricchisce la già sorprendente storia del borgo.
Il borgo delle sorgenti, così come viene chiamato questo paese nella Valle del Menotre, pur essendo piuttosto piccolo, ha tutto quello che si potrebbe desiderare da un borgo rurale. Dalle tipiche abitazioni contadine, alla natura che cresce rigogliosa nell'abitato, riprendendosi i suoi spazi, ma è l'acqua l'elemento che domina a Rasiglia. Le casette in pietra si alternano agli specchi d'acqua formati da ruscelli e cascate, reminiscenza dei tanti mulini che hanno fatto la storia di Rasiglia.
Il borgo adagiato lungo il versante occidentale dei Monti Sabini non ha più nulla che richiama il suo toponimo originale: Aspra Sabina. Casperia, citato anche nell'Eneide da Virgilio, è un susseguirsi di vigneti, boschi e uliveti, in una paesaggio rurale quanto mai dolce e rigoglioso. L'intero centro storico, che ancora conserva ottimamente le vestigia del suo passato, è interamente zona pedonale, aspetto che consente una passeggiata a misura d'uomo.
Tra i borghi più pittoreschi del Chianti, Castellina, mantiene tutt'oggi la sua conformazione medievale, legata all'antica rocca progettata nella metà del Quattrocento dal Sangallo. Ma il punto di forza di Castellina è la sua posizione nel cuore del Chianti, la regione vinicola con il suo susseguirsi di paesaggi collinari di incomparabile bellezza, meta prediletta della natura e dell'enogastronomia.
Nel comune di Sant'Ambrogio si trova questa piccola frazione immersa tra vigneti e oliveti, totalmente immersa nel verde da costituì un tutt'uno con la natura. Le sue viste incantevoli spaziano dal Lago di Garda fino alla Pianura Padana.
Il paese dell'amore, come è stato ribattezzato il borgo legato a San Valentino, è immerso nel verde del Parco Regionale del Gargano, con uliveti secolari e agrumeti disposti su spettacolari terrazzamenti. Estremamente suggestivo il labirintico centro storico, tra i meglio conservati della Puglia, dove è possibile visitare il museo etnografico, che permette di ripercorrere le tradizioni contadine della gente del posto.