Succede sempre così: ogni volta che parto per un viaggio o una vacanza di totale relax, torno sempre diversa. In qualche modo cambiata. Quando arrivo in un nuovo paese, vado subito al mare: ho bisogno di vederlo, di sentirlo, di respirarlo. Il mare è la mia cura, la mia medicina. Gli affido i miei pensieri, i miei dubbi, le mie paure, tutte quelle domande a cui non sempre riesco a dare una risposta, e lui mi sistema il cuore e l'anima. È in quel momento che inizio a lavorare su me stessa, prendendomi in primis del tempo per me, per leggere e coltivare le mie passioni, successivamente inizio a riflettere. Sul lavoro, sulla mia vita, sul futuro, sui miei desideri. Cosa potrei fare e cosa potrei cambiare.
In vacanza imparo sempre a prendere la vita con più calma. I ritmi diventano lenti, il giusto, a differenza di quando mi trovo in città presa dai mille impegni quotidiani. Quando sono in vacanza mi piace fare tutto con calma: la colazione, il bagno in mare, le passeggiate. Persino il risveglio deve essere lento. Mi piace assaporare ogni attimo, ogni secondo. Non esiste la sveglia, non esiste la fretta, non esiste niente di tutto ciò. Esisto soltanto io.
Quando andavo a scuola non ho mai amato storia, anzi, se devo essere sincera mi ha sempre un po' annoiato studiarla, eppure, quando viaggio non posso farne a meno. Adoro visitare tutti quei Paesi e quelle città che hanno un ricco passato. Grecia, Turchia, Egitto, ma anche il nostro Bel Paese. Ogni volta che la guida racconta le vicende che si sono svolte negli anni, rimango completamente affascinata.
Mi capita spesso di viaggiare in solitaria, così, nei lunghi viaggi in auto o in treno, durante le passeggiate sulla spiaggia, all'alba o al tramonto, ho imparato a guardarmi dentro, ad ascoltare i miei desideri, le mie sensazioni. Ho imparato ad entrare in contatto con la vera me.
Durante alcuni viaggi in Francia, a Parigi perlopiù, mi sono innamorata nuovamente del francese. No, non parlo di un ragazzo ma della lingua! Sono passati anni da quando lo studiavo sui banchi di scuola, eppure non ha mai smesso di affascinarmi. Così, lo scorso inverno, dopo essere tornata dalla città dell'amore e della raffinatezza per antonomasia, ho deciso di tornare a studiarlo.
Anni fa a Zanzibar ho imparato ad apprezzare le piccole cose, a sorridere di più. L'Africa mi ha insegnato che si può essere felici pur non avendo nulla o avendo poco. Siamo abituati ad avere sempre tutto, a volte anche subito; tendiamo a darlo per scontato, senza renderci veramente conto di quanto invece siamo fortunati. Ecco, l'Africa mi ha insegnato ad essere grata.
Una volta, sempre durante una vacanza, ho deciso che quando sarei tornata a casa mi sarei iscritta ad un corso di danza orientale. Mi trovavo in Tunisia, in un villaggio con animazione, e in quei giorni iniziavo a muovere i primi passi di danza del ventre. Detto fatto: quando sono tornata ho cercato una scuola nella mia città e da quel giorno non ho più smesso di ballare...
...come non smetterò mai di viaggiare