Praga è una città magnifica, ricca di arte e cultura. Splendidi edifici storici e musei dove poter ammirare grandi opere sono tra le attrazioni più suggestive della capitale della Repubblica Ceca. Ma non è raro imbattersi, passeggiando tra le sue strade, in sculture bizzarre e a volte molto irriverenti. Sono i lavori di David Černý, celebre artista ceco che opera sul panorama internazionale ormai da tanti anni. È proprio tramite la sua arte che lo scultore ha spesso manifestato le sue idee provocatorie, attirandosi non poche critiche. Andiamo dunque alla scoperta di questo volto inedito di Praga, sulla scia delle opere di Černý.
Uno dei lavori più famosi dell'artista ceco è Kun, un cavallo morto appeso a testa in giù sul quale siede San Venceslao, patrono della città. La scultura penzola dal soffitto all'interno di Palace Lucerna, capolavoro in stile Art Nouveau edificato negli anni '20 nel cuore di Piazza Venceslao.
A non molta distanza, davanti al centro commerciale Quadrio, spunta maestosa una statua rotante alta ben 10 metri che rappresenta la testa di Kafka. Omaggio al grande scrittore ceco, l'opera è composta da 42 sezioni in acciaio che ruotano in maniera continua, con le sue splendide superfici a specchio che riflettono i raggi del sole.
Nel cuore della Città Vecchia, possiamo ammirare un'opera d'arte davvero bizzarra. In Utero rappresenta una donna incinta inginocchiata con le gambe leggermente aperte e le mani unite dietro la testa. L'idea è quella di permettere ai visitatori di vivere un'esperienza unica, entrando nella scultura e immaginando di tornare nell'utero materno.
Non dobbiamo allontanarci molto per trovare un'altra scultura interessante. Alzando gli occhi al cielo, ecco Viselec: dal tetto di un palazzo spunta un'asta metallica al quale si trova sospesa una riproduzione di Sigmund Freud, che vi si tiene saldamente con una sola mano. Il significato di quest'opera? Come per molte altre, la sua scoperta è demandata al fruitore.
Dirigiamoci ora sull'altro versante del fiume Moldava, che attraversa la città. È nel giro di pochissima distanza che si trovano diverse opere d'arte. Una di esse rappresenta un carro armato - o meglio, parte di esso - adagiato a terra, a ricordare l'anniversario dell'occupazione sovietica dell'allora Cecoslovacchia, nel 1968.
Bambini giganteschi con un codice a barre impresso al posto del volto: di certo non è possibile trovare un'opera più strana di questa. Le sculture bronzee, che rappresentano dei neonati nell'atto di gattonare, si trovano davanti al Museo Kampa. Ve ne sono altre dieci arrampicate lungo le mura della Zizkov Television Tower, come piccoli King Kong intenti a scalare l'alto edificio.
Sempre nelle vicinanze, ecco una scultura molto famosa: si tratta dei Pissing Men, due statue dalle sembianze umane che urinano in una piccola piscina la cui forma ricorda molto quella della Repubblica Ceca. L'opera è stata posizionata a due passi dall'ingresso del Museo Franz Kafka.
Quo Vadis è il titolo di uno strano marchingegno comparso, nel lontano 1990, all'interno del giardino dell'Ambasciata Tedesca. Si tratta di una Trabant, tipica automobile dell'epoca, alla quale sono spuntate quattro zampe. L'opera è un omaggio ai tantissimi cittadini tedeschi che, in fuga dalla Germania dell'Est, cercarono asilo proprio presso l'Ambasciata di Praga.
Infine, allontanandoci un po' dal centro di Praga, possiamo imbatterci in bizzarri cavalli la cui parte anteriore è stata sostituita da delle eliche. Connubio tra animale ed oggetto meccanico, queste sculture si trovano non a caso di fronte ad una celebre azienda che produce motori per aerei. Curiosità: le eliche che sostituiscono le teste dei cavalli funzionano davvero.