L'isola di Mozia è un fazzoletto di terra che sorge a pochi passi dalle coste della Sicilia, nel cuore della splendida laguna delle saline di Marsala, in provincia di Trapani. Questa splendida zona fa parte della Riserva Naturale Orientata dello Stagnone, che occupa parte del litorale occidentale siciliano e comprende quattro splendide isole: Isola Grande, Schola, Santa Maria e naturalmente Mozia, conosciuta anche come isola di San Pantaleo. Stiamo parlando di una meravigliosa meta estiva, dove potrete perdervi tra affascinanti reperti archeologici e una natura rigogliosa.
Uno dei motivi principali per cui visitare l'isola di Mozia è senza dubbio il suo interesse storico. Qui sorgeva infatti un antichissimo insediamento fenicio, risalente probabilmente addirittura al XII secolo a. C., come dimostrano alcune testimonianze. Oggi l'isola è un sito archeologico a cielo aperto, dove è possibile ripercorrere la storia della città originariamente conosciuta come Mothia.
L'isola è interamente cinta dalle antiche mura fenicie, che si stendono per circa 2,5 km. Gran parte di queste è ancora visibile, ed è proprio la prima cosa che salta all'occhio mentre ci si avvicina a bordo di un traghetto, assieme alle torri di guardia che sorgono lungo la cinta muraria. Uno degli ingressi principali è la Porta Nord, che è anche quella meglio conservata.
Sono diversi gli edifici religiosi di cui ci giunge testimonianza. Uno è il Santuario del Cappiddazzu, i cui resti ci raccontano di un'imponente struttura tripartita a nord, inserita all'interno di un ampio recinto. Altrettanto interessante è il Tofet, un vero e proprio santuario a cielo aperto dove venivano conservate le urne funerarie.
La necropoli è senza dubbio uno dei reperti più affascinanti di Mozia. Sorge sulla costa settentrionale dell'isola ed è attraversata dalle vecchie mura della città, tanto che alcune tombe ne sono rimaste fuori. All'interno sono stati rinvenuti numerosi oggetti appartenenti al corredo funerario, come ceramiche, armi e gioielli.
Nella zona meridionale dell'isola possiamo invece ammirare la Casermetta, un edificio suddiviso in due parti al cui centro scorre un corridoio scoperto. In origine la struttura prevedeva due piani, e di quello superiore, che svetta sopra le mura difensive, ci sono ancora dei resti del pavimento. Purtroppo non si sa a cosa servisse, mentre si crede che la sua distruzione sia avvenuta a causa di un incendio.
Se volete rimanere a bocca aperta, a pochi passi dalla Casermetta potete scoprire le meraviglie della Casa dei Mosaici. Era una ricca residenza su due piani, costruita su un pendio che digrada dolcemente verso il mare. La sua particolarità è il pavimento, interamente decorato com mosaici di ciottoli bianchi, grigi e neri che rappresentano animali selvatici.
Un'altra delle bellezze di Mozia è la presenza di piscine naturali, formatesi grazie alle basse acque della laguna. Ce n'è una, in particolare, che risale a tantissimo tempo addietro: si tratta del kothon, una piscina sacra adiacente ad un tempio scoperto. Originariamente era alimentata da una sorgente di acqua dolce, ma si è poi trasformata in un bacino ittico e in seguito in una salina.
Forse non lo sapete, ma l'isola di Mozia appartiene alla Fondazione Whitaker ed è accessibile solamente tramite due imbarcaderi privati. Tuttavia, è possibile visitare l'antico insediamento fenicio liberamente durante gli orari d'apertura. È invece necessario il biglietto per entrare nel Museo Whitaker, dove sono conservati moltissimi dei reperti rinvenuti durante gli scavi sull'isola e anche la bellissima statua conosciuta come il Giovinetto di Mozia.
Dopo aver visitato l'isola, potreste approfittarne per proseguire il tour alla scoperta di altre meraviglie della Sicilia. La laguna dello Stagnone offre altri tre splendidi isolotti e, naturalmente, il suggestivo paesaggio delle saline.