La Corsica non è una regione da visitare solamente d’estate. Inoltre, benché sia celebre per il suo mare meraviglioso, ha molto più da offrire. Per esempio ha i treni. L’idea originale è di visitarla a bordo del Chemin de Fer de la Corse, treni locali chiamati Trinichellu che attraversano l’isola per circa 230 chilometri e che arrivano fino al mare, passando attraverso paesaggi selvaggi e regalando scorci mozzafiato. I treni della Corsica non seguono quasi mai la strada, facendo così scoprire al viaggiatore luoghi incredibili che non avrebbe possibilità di ammirare altrimenti
I treni percorrono antichi ponti e cavalcavia, come il viadotto di Vechju costruito da Gustave Eiffel, costeggiano montagne e falesie, attraversano boschi e salgono fin sopra ai picchi più alti dell’isola fino a raggiungere borghi medievali per poi costeggiare il mare. Alcuni convogli hanno ampie finestre panoramiche, altri hanno un che d’antan. Il pass settimanale costa 49 euro
L’itinerario alla scoperta della Corsica slow parte dalla città portuale di Ajaccio, il capoluogo dell’isola. Il treno percorre per due ore strette rotaie in mezzo alla foresta Vizzavona, nel comune di Vivario, e costeggia falesie a strapiombo su ampie vallate fino ad arrivare a Corte, un villaggio antico arroccato su una collina nell’entroterra dell’isola, forse il più conosciuto della Corsica
Corte è stata capitale della Corsica sotto Pasquale Paoli, considerato dagli esponenti del nazionalismo corso come Il Padre della Patria. La città vecchia ha un carattere autentico. Le sue case antiche con le persiane alla genovese formano un insieme armonioso. A strapiombo sulla città vecchia, le fortificazioni della cittadella ospitano il Museo regionale di Antropologia della Corsica
Il viaggio a bordo del treno prosegue da Corte a Calvi per due ore. Passa per il paese di Ponte Leccia
La ferrovia costeggia torrenti e abitazioni semi abbandonate, attraversa campi coltivati e pascoli da cui si intravedono piccoli borghi come Belgodere, che conta meno di 500 abitanti
Il viaggio in treno prosegue da Calvi a Bastia. Il percorso dura tre ore e si valicano ponti e si attraversano fiumi, mentre i boschi intorno a Barchetta si alternano a vigneti più o meno appesantiti dai grappoli a seconda della stagione. A Sud di Bastia si incontra lo Stagno di Biguglia, il più vasto lago dell'isola che occupa la maggior parte della piana della Marana e un breve stretto lo collega al mare
Finalmente si arriva al mare a l’Ile Rousse. Il treno corre lungo la costa di Balagne proprio a ridosso del mare. D’estate ci sono treni che percorrono solo questa tratta e che, in meno di un’ora, collegano l’Ile Rousse a Calvi. Ci si può fermare nelle stazioni intermedie, come Bodri con le sua spiaggia di dune bianche o Algajola con il suo forte del XVI secolo
Calvi è un'antica piazzaforte genovese famosa per la sua bella spiaggia, ma anche per la ricca vita culturale e per le viuzze pittoresche della cittadella con passaggi ad arco, caffè all’aperto, antichi palazzi storici, tra cui il Palais des Évêques de Sagone e la Pro-cathédrale Saint-Jean-Baptiste
Una volta giunti a Bastia, la seconda città della Corsica e principale porto, ci si trova alla fine del viaggio. Ma non senza aver prima visitato la cittadella, il quartiere barocco e aver dato uno sguardo verso l’orizzonte dove si scorgono le nostre isole di Capraia, Montecristo fino all’Isola d’Elba