Dal 1994, il centro storico della capitale è nella lista dei Patrimoni dell’umanità. Ben preservato, presenta stili architettonici differenti, che si sposano tra loro in maniera armonica. La città vecchia conserva una pianta medievale, caratterizzata da isolati irregolari e strade strette che si aprono su grandi piazze realizzate in periodi successivi e sulle quali si affacciano edifici gotici, rinascimentali, barocchi e neoclassici. La Torre di Gediminas, simbolo della città medievale, il complesso risalente al XVI secolo dell’Università con il suoi 13 cortili, il Municipio neoclassico con la sua piazza, le oltre 50 chiese come quella tardo-gotica di Sant’Anna e quella barocca di San Casimiro, dedicata al patrono della città, sono alcuni dei migliori esempi della fusione tra stili e della conservazione del patrimonio storico e culturale della capitale della Lituania
A circa 35 km a Nord-Ovest di Vilnius, questo sito è uno straordinario esempio dell’evoluzione degli insediamenti umani nella regione del Baltico dal Paleolitico al Medioevo. Situato nella valle del fiume Neris, ha conservato tracce di forti e sistemi di difesa, antichi cimiteri e altri monumenti storici e archeologici. Kernavė fu un centro di grande importanza nel corso del XIII secolo, diventando sede dell’Ordine Teutonico. Nel XIV secolo fu raso al suolo dai crociati che incendiarono le costruzioni di legno. Il paesaggio è caratterizzato da cinque collinette verdi una vicina all’altra, che si si sono formate durante le ere glaciali e sulle quali sono stati eretti forti difensivi. D’estate, il sito attrae numerosi visitatori per la festa di mezza estate e durante i Giorni dell’archeologia vivente, che celebrano l’artigianato e le antiche arti, la musica e le tradizioni del passato
La riserva naturale della Penisola Curlandese è un luogo di grande fascino della costa lituana. Questa lunga lingua di sabbia si estende per 98 km (di cui 52 km in territorio lituano) tra il Mar Baltico e il bacino della Laguna Curlandese. È accessibile dalla città di Klaipeda con un breve tragitto in traghetto ed è attraversata da un’unica strada e da un percorso ciclabile all’ombra della pineta. La Penisola Curlandese offre scenari inaspettati, come le grandi dune di sabbia di Nagliai e Parnidis, scolpite dal vento e lunghe spiagge dove ancora oggi si raccoglie l’ambra. I villaggi di pescatori, dove trovare hotel, guesthouse e ristoranti, sono caratterizzati da un’architettura unica al mondo, con casette di legno colorate e le banderuole, un tempo utilizzate sulle barche dei pescatori. Un percorso interessante nel bosco è quello della Collina delle Streghe a Juodkrante, dove ammirare oltre 80 sculture di legno realizzate da artisti lituani e ispirate a fiabe e leggende locali
È un sito iconico del Paese, dove sono conservate oltre 200mila croci, portate dai pellegrini di tutto il mondo a partire dal 1831. Le croci divennero il simbolo dell’identità religiosa e nazionale durante l’Impero russo nel XIX secolo e il loro ruolo simbolico venne rafforzato durante il regime sovietico nonostante in quegli anni fossero bandite. Oltre alla collina, le croci possono essere ammirate sulle strade della Lituania, all’ingresso dei villaggi, vicino ai monumenti e naturalmente nei cimiteri
Il Parco Nazionale della Samogizia è ricco di laghi e offre innumerevoli percorsi da scoprire sulle due ruote. Il sentiero di Šeirė (circa 4 km) attraversa la palude di Gaudupis dove si nasconde il diavoletto di legno di Piktežeris: un luogo magico dove la natura regna sovrana. Da qui è possibile prendere il sentiero circolare di 24 km che porta fino al Lago di Plateliai, il più grande della regione della Samogizia, e visitare i principali punti di interesse della zona, come il Museo della Guerra Fredda, il villaggio di Beržoras, la fonte del fiume Babrungas e la riserva naturale Plokštinė
Numerosi sentieri ciclabili partono dal centro di Trakai, la capitale medievale della Lituania, famosa per il suo castello rosso che si specchia sulle calme acque del Lago Galve. Uno di questi, lungo 14 km, è conosciuto come sentiero di Vytautas il Grande, il più grande sovrano del Granducato di Lituania e ancora oggi considerato un eroe nazionale. Il percorso, costeggiato da statue di legno che ricordano alcuni dei momenti più significativi della vita di Vytautas, porta al luogo della sua nascita: un vero e proprio itinerario nel cuore della storia del Paese
È una città che riserva molte sorprese e un gioiello da scoprire per gli appassionati di architettura. Tra le due guerre mondiali, fu la capitale provvisoria della neonata Repubblica indipendente della Lituania, periodo in cui visse il suo momento di massima espansione, con la creazione di nuovi quartieri, edifici, industrie e infrastrutture. L’eredità di quegli anni si può ammirare ancora oggi in molti edifici della città, splendidi esempi di architettura modernista, riconosciuti dalla Commissione Europea nel 2015 con l’European Heritage Label (EHL), assegnato a ben 44 edifici della città
Da Alytus a Varena corre un’antica linea ferroviaria trasformata in percorso ciclabile. La prima tappa da non perdere è il White Rose Bridge, un ponte costruito nel luogo in cui sorgeva un ponte ferroviario del XIX secolo: lungo 240 metri e alto 40, attraversa il fiume Nemunas ed è il più alto ponte ciclabile del Paese. Da qui è possibile seguire la tratta dell’antica linea ferroviaria Alytus-Poteronys-Pavartėnai-Bukaučiškės-Artilerija-Varėna. Il percorso, di circa 60 km, attraverso il dolce paesaggio lituano e permette di ammirare dozzine di antiche strutture e tunnel della linea ferroviaria
Questo luogo può mettere i brividi, ma si tratta di un museo a cielo aperto unico. Si trova a poca distanza da Jodkranté, sulla parte lituana della penisola di Neringa, una sottile striscia di terra che separa la laguna dei Curi dal Mar Baltico. È una zona boschiva, le cui pendici sono coperte da pini. In questa foresta sono conservate circa 80 statue di legno dalle mostruose fattezze: la collezione fu iniziata nel 1979, ma ogni anno se ne aggiungono esemplari e collezioni sempre diverse
Patrimonio orale e immateriale dell'umanità dell’Unesco, il Lithuanian Song and Dance Festival è considerato la massima espressione della cultura, delle tradizioni e dell’identità nazionale della Lituania. Si tiene fin dal 1924 ogni quattro anni. La prossima edizione si svolge nel 2018, dal 30 giugno al 6 luglio, anno importante per il Paese che celebrerà anche il 100° anniversario della Prima Indipendenza. Sono decine di migliaia i partecipanti al festival, tra musicisti, cantanti, ballerini, artigiani e artisti, professionisti e non, di tutte le età. Il pubblico assiste a emozionanti performance di musica e danza tradizionale, eseguite in diverse location di Vilnius, tra cui l’auditorium realizzato appositamente per il festival. È il modo migliore per scoprire le usanze delle diverse regioni etnografiche lituane, dalla cucina all’artigianato locale e non si può visitare un Paese senza aver provato anche l’aspetto folkloristico