La Giordania da qualche anno a questa parte è una delle mete più gettonate dai viaggiatori italiani. Ma del resto non c’è da sorprendersi: questo è un Paese davvero splendido e la cui ospitalità è particolarmente calorosa e invitante.
Nella sua area di 89.342 km², le attrazioni – naturali e non – da fermarsi a visitare sono davvero numerosissime, ma oggi vogliamo farvi percorrere un itinerario eccezionale e, dal nostro punto di vista, imperdibile: la Strada dei Re.
Indice
Da Amman a Petra solcando la Strada dei Re
Facciamo una premessa: se la vostra intenzione è quella di fare un viaggio itinerante in Giordania la miglior soluzione è noleggiare un’automobile. Mezzi pubblici ce ne sono, ma pochi e non del tutto affidabili.
Tra i percorsi da intraprendere su quattro ruote svetta per pura meraviglia la Strada dei Re che consente persino di fare un viaggio nel viaggio, catapultandovi contemporaneamente indietro nel tempo.
Corre lungo la spina dorsale dell’altopiano centrale della Giordania e conta oltre 5.000 anni. Una strada antichissima che all’epoca rappresentava la via di commercio principale che collegava l’Africa con la Mesopotamia. Ma non solo. Nel corso dei secoli è stata anche utilizzata come importante via di pellegrinaggio per i cristiani, tanto che la “Bibbia” la ricorda per il divieto di passarvi imposto dal Re di Edom a Mosè.
Cosa vedere lungo la Strada dei Re
La Strada dei Re in Giordania, da molti meglio conosciuta come King’s Highway, permette di approdare in luoghi biblici situati in posizione panoramica, di districarsi tra raffinati mosaici romani, rimanere affascinati dai ben conservati castelli dei crociati e ammirare alcuni spaccati della vita comune del Paese.
In realtà questo tragitto leggendario passa in mezzo ad altre due strade: la Strada Panoramica del Mar Morto e la Desert Highway, l’autostrada che attraversa il deserto. È fondamentale, quindi, non confondersi e prendere il giusto percorso per fare un viaggio on the road tra curve e scenari lunari. Ma quali sono le tappe da fare lungo la Strada dei Re?
Madaba, la città dei mosaici
Partendo da Amman, la fascinosa Capitale della Giordania, la prima sosta da fare lungo la Strada dei Re è Madaba. Una località che si distingue per essere una graziosa cittadina che conserva gelosamente dei mosaici di pregio di epoca bizantina. Il più famoso riveste il pavimento della Chiesa di San Giorgio e rappresenta una carta geografica.
Madaba è anche una delle città più accoglienti di tutta la Giordania, così come un caso esemplare di tolleranza religiosa. Altre attrazioni da non perdere da queste parti sono il suo mercato zeppo di gente e di bambini che corrono per strada, e il suo Parco Archeologico che possiamo definire un vero e proprio museo a cielo aperto.
Monte Nebo, dove Mosè contemplò la terra promessa
Come vi abbiamo accennato in precedenza, percorrere la Strada dei Re in Giordania vuol dire anche ritrovarsi al cospetto di luoghi biblici. Uno di questi è il Monte Nebo dove, secondo la tradizione, Mosè contemplò per la prima volta la Terra Promessa.
Si narra che Mosè fu sepolto nei pressi del monte, anche se al momento gli studiosi non concordano su dove si trovi esattamente la sua tomba. Non a caso sulla vetta prende vita un Memoriale dedicato a lui che, al tempo stesso, permette di ammirare un paesaggio sublime che riesce persino a raggiungere Israele e i Territori Palestinesi.
Wadi Mujib, un panorama da non perdere
A seguito del Monte Nebo, dopo aver guidato tra una curva e un’altra, arriverete sopra le gole del Wadi Mujib. Il paesaggio che si aprirà di fronte ai vostri occhi sarà surreale, non a caso è orgogliosamente definito “il Grand Canyon della Giordania”. Un luogo che si rivela importante anche per il suo significato storico: anticamente segnava il confine tra il regno degli amoriti e quello dei moabiti. Si ritiene, inoltre, che Mosè lo abbia attraversato a piedi.
Continuando a solcare la serie di tornanti che caratterizzano questo tratto di strada, arriverete alla diga di Wadi Mujib, per poi continuare tra scenari desertici di incontaminata bellezza.
La soluzione migliore sarebbe scendere dall’auto e attraversare la gola, ma se il tempo a vostra disposizione non sarà abbastanza vale comunque la pena viaggiare lungo i bordi del canyon.
Le imponenti rovine di Ar-Rabba
Un’altra tappa da fare lungo la Strada dei Re sono le imponenti rovine di Ar-Rabba, una città santa dove poter contemplare quel che rimane di un tempio romano risalente alla fine del II secolo d.C. e altri edifici di epoca romana e bizantina.
Il Castello di Karak
Degna di nota è anche una sosta presso il Castello di Karak, risalente al 1142, che a suo tempo fu teatro degli scontri tra i crociati e le truppe musulmane di Saladino.
Oggi ridotto in rovina, consente di scoprire i suoi sotterranei, un paio di passaggi segreti, qualche stanza e il Museo Archeologico di al-Karak. Senza dimenticare che si trova in un’invidiabile posizione panoramica con scenari completamente diversi rispetto ad altri castelli che sorgono nel deserto.
Dana con la sua Riserva
Arroccato su un profondo precipizio, il grazioso villaggio in pietra di Dana regala una vista straordinaria e anche la possibilità di visitare la sua Riserva della Biosfera: una serie di gole impreziosite da una rigogliosa vegetazione e paesaggi di rocce calcaree e sabbiose.
Vi ritroverete al cospetto della più grande Riserva Naturale della Giordania famosa anche per i molti sentieri escursionistici. Ciò vuol dire che tale tappa si rivelerà un posto perfetto per trascorrere qualche giorno, soprattutto durante la primavera poiché le sue colline sono tutte in fiore.
L’importante Castello di Shobak
Siamo quasi arrivati al termine della Strada dei Re, ma prima di giungere alla tappa finale è necessario fare una sosta presso il Castello di Shobak che è noto per essere il più importante tra i castelli crociati.
Sfortunatamente oggi resta solo una piccola parte di tutto l’antico complesso, ma passeggiare tra le sue mura è comunque un’esperienza da provare, anche solo per il favoloso panorama che si osserva da lassù.
Piccola Petra e Petra
La Strada dei Re in Giordania termina con due mete a dir poco sublimi: Piccola Petra e Petra. La prima vi consentirà di scoprire edifici scolpiti nelle pareti dei canyon di arenaria che non hanno niente da invidiare a quelli presenti in zona.
La seconda, invece, è forse la destinazione più famosa di tutto il Paese, un luogo spettacolare tanto da essere Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1985. Dal 2007, inoltre, Petra è una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno, un incanto da scoprire almeno una volta nella vita.
In collaborazione con Jordan Tourism Board