Come arrivare alla grotta di Zinzulusa, piccola gemma del Salento

Non solo spiagge in Salento: andiamo alla scoperta di un vero gioiello del territorio pugliese, la spettacolare Grotta di Zinzulusa nei pressi di Castro Marina.

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Redazione

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Castro, affascinante cittadina arroccata come un balcone sull’Adriatico e cuore della storia del Salento, custodisce nel suo territorio un altro spettacolare motivo per andare a visitare la zona: la grotta di Zinzulusa, piccola gemma tra leggenda e realtà.

Lo scenografico impatto che la grotta propone dal mare è davvero una gioia per gli occhi e testimonia come il Salento offra, oltre alle bellissime spiagge per cui è la meta per eccellenza della bella stagione in Puglia, un territorio tutto da scoprire.

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La splendida Grotta di Zinzulusa

Dove si trova la grotta di Zinzulusa 

Al centro del Parco Naturale Otranto – S.Maria di Leuca, a Castro Marina in Puglia – si apre al visitatore l’affascinante grotta di Zinzulusa, riconosciuta tra le dieci più importanti grotte al mondo.

La magnifica grotta carsica, scoperta più di 150 anni fa e aperta al pubblico dagli anni Cinquanta, deve il suo nome al termine dialettale “zinzuli“, a sottolineare come le numerose stalattiti e stalagmiti ricordino i brandelli di un abito logoro. Centosessanta metri di profondità per stupirsi e lasciarsi guidare dall’emozione di scoprire una vera e propria opera d’arte realizzata da Madre Natura.

La grotta si sviluppa su tre parti. La prima, subito dopo l’ingresso, è la cosiddetta Conca, una caverna con base ellittica che si apre sul Corridoio delle Meraviglie. Qui le pareti sono impreziosite e decorate con stalattiti e stalagmiti che, con le loro forme particolari, riportano alla mente alcuni oggetti e li ricordano nel nome: Spada di Damocle, Pulpito, Prosciutto e così via.

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Vista interna della Grotta di Zinzulusa

Attraversato con stupore il Corridoio delle Meraviglie (incontrando anche un laghetto sotterraneo chiamato Trabocchetto) è il momento di ammirare la Cripta (o Duomo), una caverna alta 25 metri, ricca di colonne calcaree che fu rifugio di centinaia di pipistrelli prima dell’apertura al pubblico.

Da qui c’è ancora un motivo per sorprendersi: ecco il piccolo laghetto sotterraneo chiamato Cocito, caratterizzato dalla stratificazione delle limpidissime acque, acqua dolce in alto e salmastra sul fondo, e dalla presenza di organismi rari.

Cosa vedere nei dintorni della grotta di Zinzulusa

Anche i dintorni della grotta di Zinzulusa si distinguono per la loro bellezza. Pensiamo, ad esempio, alla Grotta Romanelli che ha conservato reperti di insediamenti umani del Paleolitico e fossili di animali estinti, alla Grotta Palombara, famosa per la nidificazione dei colombi, e alla Grotta Azzurra, dove i giochi di luce sull’acqua le fanno assumere un colore blu cobalto.

Castro e le sue grotte sono dunque una meta irrinunciabile per una gita all’insegna delle meraviglie. Castro Marina è un pittoresco borgo marinaro, una tappa obbligata per gli amanti dell’architettura e della storia. Oltre alle passeggiate per le sue stradine tortuose e baciate dal sole, nel piccolo comune si può ammirare il castello aragonese che domina la baia e godere di una vista panoramica mozzafiato sul mare.

Come arrivare alla grotta di Zinzulusa

La grotta di Zinzulusa è raggiungibile a piedi dal centro di Castro Marina (Lecce) oppure via mare con un’imbarcazione in partenza dal porticciolo di Castro. La grotta è aperta tutto l’anno e le visite sono guidate seguendo un orario stagionale.

Cosa mangiare in Salento nei dintorni di Castro

Dopo l’emozionante avventura sotterranea nella grotta di Zinzulusa, il viaggiatore avrà sicuramente fame. Fortunatamente, il Salento è anche una destinazione culinaria di prim’ordine nel Belpaese. La zona intorno alla Grotta di Zinzulusa offre una varietà di piatti tradizionali che delizieranno i palati, anche quelli più esigenti.

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Un piatto di pittule pugliesi

Non potete lasciare il Salento senza assaggiare le famose “pittule“, delle sfiziose frittelle di pasta lievitata, o i “rustici“, gustosi involtini di pasta sfoglia ripieni di mozzarella, pomodoro e altre prelibatezze locali.

In questa mecca culinaria del tacco dello stivale italiano, non perdete l’occasione di assaggiare le tradizionali orecchiette con le cime di rapa, le fragranti friselle e i succulenti e freschissimi frutti di mare, serviti anche in cruditè.

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Le classiche orecchiette con le cime di rapa

Dulcis in fundo, un dessert tradizionale, tipico della tavola della prima colazione: stiamo parlando del pasticciotto, una piccola pasta frolla ripiena di crema pasticciera accompagnata spesso al cosiddetto caffè leccese – caffè freddo con ghiaccio e latte di mandorla.

Non dimenticate di accompagnare il tutto con un bicchiere di vino locale, come il Salice Salentino o il Negroamaro.

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