L'immenso patrimonio artistico e architettonico fiore all'occhiello dell'Italia si svela anche nella bellezza dei palazzi storici, simboli di un ricco passato e oggi location esclusive. Sono davvero moltissimi, disseminati lungo tutto il territorio, alcuni noti, altri forse meno ma tutti accomunati da un fascino indiscutibile. La nostra selezione parte da Palazzo Gromo Losa, nel cuore del borgo storico di Biella Piazzo, centro espositivo e sede di progetti culturali e sociali. Suo vanto è il magnifico giardino all'italiana dedicato al tema della rosa. (Nella foto, Palazzo Gromo Losa, Biella).
È uno dei palazzi più belli e noti di Genova, edificato intorno alla metà del XIII secolo come sede del Comune: Palazzo San Giorgio, o Palazzo delle Compere di San Giorgio, nel quartiere del Molo, è caratterizzato da due parti, una più antica ed esempio di architettura medievale, e l'altra di stampo rinascimentale. Oggi è sede dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Residenza estiva della nobile famiglia Mandruzzo fino al 1659, il Palazzo delle Albere a Trento, di stile rinascimentale, è stato la prima sede del Mart nel 1987. Oggi propone incontri tra arte e scienza con una ricca programmazione a cura del MUSE e del Mart tra mostre, laboratori e spettacoli.
Ai margini delle Mura di Lucca, risalente al 1660, Palazzo Pfanner, di proprietà dell'omonima famiglia, si caratterizza per il maestoso scalone, i pregevoli affreschi del salone monumentale e il favoloso giardino all'italiana attribuito a Juvarra. All'interno da vedere la collezione di antichi strumenti medico-chirurgici di Pietro Pfanner, chirurgo, benefattore nonché sindaco dal 1920 al 1922.
Monumento tra i più significativi di Genzano di Roma, il Palazzo Sforza Cesarini fu acquistato nel 1564 dalla famiglia Cesarini, signori di Genzano, che, da castello medievale, lo trasformarono in residenza estiva. Oggi propone al suo interno prestigiose mostre (tra permanenti e temporanee) quali, ad esempio, la collezione Hager-Sportelli di 114 opere, e Symposium, a tavola tra mito e cultura, sul tema del vino con reperti archeologici di Villa degli Antonini.
All'inizio di Via Posillipo, Palazzo Donn'Anna, risalente al XVII secolo, è uno dei più famosi palazzi di Napoli, affacciato sul Golfo, dalla lunga storia romanzata e travagliata. Si rifà in parte al barocco napoletano secondo il progetto dell'architetto Fanzago, mai compiuto, ed è ricco di suggestione e fascino con il grande teatro a picco sul mare.
Palazzo Fizzarotti, edificato nel 1910 nel centro di Bari in stile eclettico (un mix di influenze gotiche, veneziane, arabe e normanne), è uno dei monumenti più rilevanti della città. Al suo interno è impreziosito da sale ricche di dipinti e pregiati elementi architettonici quali mosaici a foglia d'oro, marmi lavorati e medaglioni in bronzo.
Palazzo Corvaja è uno dei monumenti più importanti di Taormina, affacciato da una parte su Piazza Santa Caterina e dall'altra su Corso Umberto e Piazza Badia. Costruito inizialmente in epoca araba (XI secolo) fu ampliato nel XIV e XV secolo in una felice commistione di stili: arabo, gotico, normanno, catalano e chiaromontano.
Patrimonio Mondiale dell'Umanità dal 2015, il Palazzo della Zisa a Palermo è una delle più interessanti testimonianze della presenza normanno-araba in Sicilia. Edificato nel XII secolo, con forma rettangolare e tre piani, ospitava i re normanni durante la stagione estiva. È un piccolo gioiello che incanta con l'arte e architettura normanna unita a decorazioni e ingegneria araba.
Concludiamo la rassegna con il Palazzo Ducale di Sassari, voluto tra il 1775 e il 1804 da don Antonio Manca, Marchese di Mores e signore di Usini. Si sviluppa su tre piani: al piano nobile, tra le varie sale, spiccano la sala consiliare e l'antica cappella, e al piano terra, le sale museali "Le Stanze del Duca".