Due mani si stringono nella laguna: Saype è arrivato a Venezia

Due grandi mani attraversano Venezia a bordo di una grande zattera, si stringono tra loro e raccontano una storia fatta di distanze, fragilità, umanità e speranza

Pubblicato: 22 Aprile 2022 10:46

SiViaggia

Redazione

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C’è una grande zattera galleggiante che naviga da questa mattina tra le acque del Canal Grande, ma non porta merci come di solito fa, sta trasportando una grandiosa opera d’arte fatta di terra, marmo e carbone, fatta di bellezza straordinaria e di un significato che va oltre tutto ciò che è visibile.

Saype è arrivato a Venezia e lo ha fatto lasciando il segno, come nel suo stile. Ha portato nel capoluogo della regione Veneto un omaggio alla terra, alle creature che la popolano, a tutti noi, un capolavoro d’arte effimero che non invade la città, ma che la abbraccia delicatamente prima di scomparire.

Le due mani attraversano Venezia a bordo di un grande ponte, si stringono tra loro e raccontano una storia fatta di distanze, fragilità, umanità. Due mani che possono essere di chiunque, che sono anche le nostre. Due mani che ora sono visibili e che domani non ci saranno più.

Fonte: ANSA
Saype arriva a Venezia per la Giornata della Terra

Le mani che si stringono a Venezia

Si sono svegliati con un capolavoro d’arte effimero, destinato a scomparire, i cittadini di Venezia e tutte le persone che sono giunte in laguna in questi giorni. Le due mani, che stanno navigando in occasione della Giornata della Terra che cade il 22 aprile del 2022, portano la firma di Saype, all’anagrafe Guillaume Legros. Un artista che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare per la sua sensibilità, per il suo rispetto dell’ambiente, per tutte quelle opere intrise di significato che utilizzano l’arte come mezzo di comunicazione.

Un affresco sull’erba dal grande impatto visivo e anche emotivo che non invade una città già fragile come Venezia, ma la abbraccia, la nutre. I pigmenti utilizzati per creare il gigantesco affresco su terra, infatti, sono tutti naturali e hanno l’obiettivo di rendere la terra su cui stanno ancora più fertile.

C’è la polvere di marmo bianco, il carbone e il caglio che fa da collante, questi sono i materiali che contraddistinguono il capolavoro artistico ed effimero di Saype che sta navigando tra le acque del Canal Grande, e tutti quelli che portano la firma dell’artista.

Le due mani che si toccano e si avvicinano per una stretta sono potenti, sono immense, sono destinate a parlare di noi e del nostro pianeta, dei momenti più bui e della speranza. Le due mani sono visibili oggi e poi scompariranno: l’erba che ospita l’affresco sarà smantellata e utilizzata per nutrire uno dei giardini della Biennale di Venezia.

Fonte: ANSA
Saype arriva a Venezia per la Giornata della Terra

Beyond Walls, da Venezia al mondo

Venezia è solo una tappa, seppur importantissima, del viaggio intorno al mondo di Saype con il progetto Beyond Walls in collaborazione con Lavazza, un percorso artistico che ha l’obiettivo di raggiungere i più disparati luoghi del globo per portare messaggi di solidarietà, sensibilità ambientale e speranza.

E Venezia non è stata scelta a caso, lei che è la bella laguna d’Italia, lei che è una delle città più fragili del mondo, ma anche la più forte. Nella Giornata della Terra, che coincide con l’inaugurazione della 59esima Biennale d’arte, l’opera sarà accessibile a tutti i cittadini, ammirabile dalla Torre di Porta Nuova dell’Arsenale Nord. Poi tornerà alla terra.

Fonte: ANSA
Saype arriva a Venezia per la Giornata della Terra

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