Niente musica ad alto volume, maxischermo su cui seguire le partite di calcio o video mandati in loop. Soltanto tavoli, sedie, persone e caffè. Ecco tutte le caratteristiche condivise dai luoghi del progetto “Locali per pensare“, ideato da Valerio Corvisieri e Francesca Silvestri.
Una rete di luoghi pubblici distribuiti su tutta Italia, dove potersi godere in totale tranquillità un caffè con gli amici, leggere un libro in solitaria o semplicemente rimanersene in silenzio per riconnettersi con se stessi. Insomma, una vere e propria rete di locali per pensare e fare cultura, in cui viene bandita qualunque fonte di suono, rumore o distrazione, invitando così le persone ad entrare in contatto con se stessi e con gli altri. Insomma, con questo particolarissimo progetto, i due ideatori Valerio e Francesca cercano di riportare in auge l’ormai superata funzione del “caffè letterario“, un luogo dove scambiarsi opinioni e promuovere la cultura.
In un’epoca in cui il caos regna sovrano, sia fuori sia dentro i bar e i ristoranti, il progetto “Locali per pensare” si pone come una vera e propria rivoluzione. Un circuito virtuoso – come lo definiscono gli stessi ideatori -, all’interno del quale poter organizzare presentazioni di libri, eventi culturali, incontri di musica live e molto altro ancora. E per entrarne a far parte, i luoghi pubblici devono rispondere a caratteristiche ben precise, identificate da Valerio e Francesca in un vero e proprio decalogo:
- No musica ad alto volume
- No maxischermo, tv, video con diffusione sonora costante, per eventi sportivi etc.
- Sì a uno spazio minimo e utile per socializzare
- Sì a un locale in sintonia con il territorio
- Sì a spazi per sedere intorno a un tavolo o parlare uno di fronte all’altro
- Sì alla possibilità di ospitare eventi culturali, giochi di ruolo e altre iniziative “per pensare” (facoltativo)
- Offrire sorrisi e gentilezza a chi entra (facoltativo)
- Per i ristoranti: sì a un menù alla carta di filiera corta e stagionale (facoltativo)
- Per i bar: sì alla possibilità di servizio al tavolo
- Sì all’esposizione di libri, opere artistiche o altri oggetti “per pensare”
Insomma, se avete bisogno di rimanervene in silenzio per qualche ora consecutive o se volete conoscere un nuovo titolo da leggere durante la prossima estate, i locali per pensare sono davvero la soluzione che fa al caso vostro. Pronti per provarli?