I soccorsi lo hanno recuperato e portato in un ospedale a Punta Arenas, in Cile, ma le sue condizioni fisiche erano già troppo deteriorate e i medici non sono riusciti a salvarlo. Fra i primi ad esprimere il proprio dolore per la morte del tenente colonnello reduce dell’Afghanistan è stato il duca di Cambridge, che ha parlato anche a nome del fratello Harry. “Aveva mostrato grande coraggio e determinazione e siamo incredibilmente orgogliosi di aver collaborato con lui”. William ha aggiunto: “Abbiamo perso un amico ma resterà una fonte di ispirazione per tutti noi”.
Con la sua impresa Worsley voleva raccogliere denaro per Endeavour Fund, l’organizzazione che aiuta i militari malati e feriti gestita dalla Royal Foundation dei duchi di Cambridge e del principe Harry.
L’impresa doveva durare in tutto 75 giorni e Worsley aveva a disposizione cibo per soli 80. E’ arrivato a 48 chilometri dal ‘traguardo’ dopo averne percorsi 1600, sopportando temperature di -40°C e i venti gelidi dell’Antartide.
Per il coraggio e la determinazione, scrive l’Ansa, Worsley ricorda gli altri grandi esploratori del passato che avevano sfidato il Polo Sud, come Ernest Shackleton, Roald Amundsen e Robert Falcon Scott, altro britannico che proprio in Antartide perse la vita, nel 1912, mentre tornava al campo base con la sua spedizione.