Alla scoperta dell’entroterra sardo, lungo un itinerario che si snoda dal 7 settembre al 15 dicembre, attraverso trentadue incantevoli borghi della Sardegna.
La rassegna Autunno in Barbagia, conosciuta come Cortes Apertas, porta ogni anni i visitatori nel cuore della provincia di Nuoro per scoprire le tradizioni, la cultura e la gastronomia tipiche di questa terra. Giunta ormai alla XXIV edizione, nata ad Oliena del 1996, talemanifestazione – anno dopo anno – ha coinvolto sempre più paesi e piccole realtà sarde, aprendo le porte ai turisti durante il periodo extra vacanziero: nei fine settimana le case storiche invitano nelle loro cortes, mentre i centri si riempiono di iniziative, incontri, antichi mestieri e sagre.
Ogni borgo, a turno, riceve il testimone di questa rassegna itinerante.
Ecco l’elenco dei paesi coinvolti quest’anno:
- Bitti, 7-8 settembre
- Oliena 14-15 settembre
- Austis, 21-22 settembre
- Orani, 21-22 settembre
- Dorgali, 28-29 settembre
- Sarule, 28-29 settembre
- Tonara, 28-29 settembre
- Gavoi, 5-6 ottobre
- Lula, 5-6 ottobre
- Meana Sardo, 5-6 ottobre
- Lollove, 12-13 ottobre
- Onani, 12-13 ottobre
- Orgosolo, 12-13 ottobre
- Sorgono, 19-20 ottobre
- Aritzo, 26-27 ottobre
- Ottana, 26-27 ottobre
- Desulo, 1-2-3 novembre
- Mamoiada, 1-2-3 novembre
- Nuoro, 9-10 novembre
- Tiana, 9-10 novembre
- Atzara, 16-17 novembre
- Olzai, 16-17 novembre
- Ovodda, 16-17 novembre
- Ollolai, 23-24 novembre
- Orotelli, 23-24 novembre
- Gadoni, 30-1 dicembre
- Oniferi 30-1 dicembre
- Teti, 30-1 dicembre
- Fonni, 7-8 dicembre
- Ortueri, 7-8 dicembre
- Orune, 14-15 dicembre
Il territorio, tra vallate, canyon e foreste incontaminate avvolto nel profumo del corbezzolo, del mirto e della macchia mediterranea vi aspetta in un emozionante trekking tra le querce secolari e sentieri avventurosi da percorrere con uno zaino in spalla.
Durante il percorso non potrete fare a meno di ritrovarvi nel mezzo di folcloristici balli tradizionali con le voci dei tenores; il carnevale barbaricino, un rito ancestrale, vi porterà in un mondo dal sapore parallelo, con le sue suggestive e grottesche maschere lignee che si muovono al suono ritmato di campane e campanacci: un tempo, secondo la tradizione locale, si diceva potessero influire sulle sorti dell’annata agraria.
Godetevi i racconti e le descrizioni di Grazia Deledda, ma non dimenticate l’archeologia: i nuraghi, le tombe dei giganti e le fonti sacre sono rare bellezze assolutamente da vedere prima di tornare a casa.
Ovviamente festeggiate ogni giornata della vostra visita, con la genuinità di una cucina sana e saporita: i formaggi freschi dal sapore delicato o stagionati dal gusto più deciso, sempre accompagnati dal pane fragrante cotto nei tradizionali forni a legna, non possono mancare sulla tavola sarda. Macarrones, malloreddos e culurgiones: la pasta fresca dell’isola ha nomi particolari ma un gusto semplice capace di conquistare tutti i palati; se poi vienaccompagnata da un ottimo bicchiere di vino offerto dai paesani della zona, ha decisamente una marcia in più.
Forse, l’elisir di lunga vita, abita proprio qui.