La nebbia unita all’alta pressione, infatti, favorisce il ristagno delle sostanze inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera: le polveri sottili come il PM10 e non solo, ma anche il monossido di carbonio (CO) rimangono imprigionate nei primi stadi dell’atmosfera e vengono respirate dall’uomo.
La qualità dell’aria in questi giorni è scadente e insalubre e creerà pericolo per chi soffre d’asma, per i bambini e per gli anziani.
Nelle prossime ore la nebbia farà la sua comparsa anche in Toscana, Umbria, Marche e Lazio settentrionale. Ma già da venerdì 16 la nebbia inizierà a scomparire su gran parte della pianura centro-orieintale del Nord, a causa dell’ingresso di venti orientali. Tornerà da domenica, per poi scomparire, forse per moltissimi giorni, nel corso della prossima settimana.