Si dice arancina o arancino? Il dilemma palermitano – catanese

La palla di riso impanata e fritta, che incuriosisce il palato dei tanti turisti che visitano la Sicilia, è maschio o femmina?

Pubblicato: 5 Aprile 2017 12:06Aggiornato: 17 Ottobre 2019 16:04

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Redazione

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In Sicilia c’è un dilemma che è spesso sulla bocca di tutti e non è quello che riguarda il Ponte sullo Stretto di Messina… si dice arancina o arancino?

Il riferimento è ovviamente alla tipica prelibatezza siciliana, la palla di riso impanata e fritta, che incuriosisce il palato dei tanti turisti che visitano l’isola.

A Palermo, infatti, si dice arancina (e ha la forma rotonda), arancino a Catania (dove si trova anche a punta), tant’è che basta chiedere a un siciliano come si chiama questa specialità per capirne la provenienza: o occidentale o orientale.

Chi ha ragione?

Partiamo da un dato certo: è siciliana/o il nome che deriva dalla somiglianza all’agrume, di cui l’Isola è ricca. Quindi, se la palla di riso è simile a un’arancia… beh, allora è giusto chiamarla arancina, no? Tuttavia, a Catania e dintorni pensano che, in realtà, la specialità sicula trae il suo nome non dal frutto bensì dalla pianta, l’arancio. Quindi: è masculu e non fimmina.

Sulla questione è intervenuta qualche tempo fa perfino l’Accademia della Crusca, rispondendo a “molti che, scrivendoci in maggioranza dalla Sicilia, e in particolare da Palermo, ma anche da Roma, Rieti, Firenze e Bologna, ci pongono la stessa domanda a proposito della tipica preparazione siciliana a base di riso”.

La conclusione dei linguisti, in seguito a cui si dovrebbe mettere la parola amen sulla diatriba? Si dice arancino e non arancina per anzianità: le radici del termine maschile, infatti, risalgono al dizionario siciliano – italiano del 1857 (era borbonica).

L’Accademia, però, ha scelto anche una strada salomonica: al di là, infatti, dell’antichità del termine maschile, considera valida anche la forma femminile. In pratica, va benissimo arancino nell’ambito del dialetto siciliano, perché aranciu è pure il frutto dell’arancio. Però, traducendo il termine in italiano, allora è giusto utilizzare la variante femminile, per via del genere dell’arancia.

Al di là del come si dice, però, ci piace finire con lo stesso modo usato dall’Accademia nell’analisi: “che, poi, maschio o femmina, a punta o rotonda, è sempre la fine del mondo!“. Come dare torto ai linguisti.

Lo storico dizionario Oxford English Dictionary nel suo aggiornamento dell’ottobre 2019 ha inserito tra gli altri anche il termine italiano “arancini” (In Italian cookery: balls of rice…), scegliendo la versione maschile del termine.

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