Quando si decide di fare un viaggio in Giappone, ci si deve preparare a fare i conti con una società del tutto diversa da quella europea. Esprimersi, anche in metropoli come Tokyo, può essere molto difficile: la lingua è un ostacolo, spesso non ci sono scritte in inglese, e anche capire come cambiare i soldi rischia di trasformarsi in una corsa ad ostacoli. Ecco perché, una buona soluzione, è quella di cambiare un po’ di euro prima di partire: per farlo, è necessario rivolgersi alla propria banca almeno un mesetto prima di partire, perché non è scontato che abbia a disposizione un buon numero di yen. Se però, all’arrivo in Giappone, si dispone solamente di euro, cambiarli è comunque possibile: a differenza che nel resto del mondo, gli uffici di cambio in Giappone applicano tassi e commissioni ragionevoli anche in aeroporto. È quindi possibile convertire i propri euro in yen fin dall’arrivo oppure, una volta in città, rivolgersi ad un qualsiasi ufficio di cambio o direttamente ad una banca.
Se si ha necessità di prelevare contanti a Tokyo, bisogna sapere che non tutti i bancomat accettano carte emesse al di fuori del Paese. Carte di credito e prepagate italiane sono invece accettate negli ATM che si trovano all’interno degli uffici postali e dei supermercati 7-eleven. Qui, è possibile prelevare contanti con la propria carta Visa, MasterCard o Cirrus, mentre si potrebbe riscontrare qualche problema con le Maestro. Se gli ATM degli uffici postali seguono nella maggior parte gli orari d’ufficio – e potrebbero quindi essere chiusi la sera o nel weekend -, quelli all’interno dei supermercati sono sempre funzionanti. Le carte italiane sono infine accettate dagli ATM delle più grandi banche del Paese, come quelli di Citibank.
In ogni caso, utilizzare il proprio bancomat e/o la propria banca di credito a Tokyo – come in tutto il Giappone – può comportare commissioni anche molto elevate. Una buona soluzione può essere rappresentata dalle carte prepagate del circuito Visa/MasterCard, da utilizzare poi per prelevare agli ATM di poste e 7-eleven, che dispongono di un menù in inglese. È sempre bene – in ogni caso – informarsi con la propria banca, prima di partire: si potrà chiedere se la propria carta può essere utilizzata in Giappone e, avvisandola, non si corre il rischio che la blocchi per la paura di una frode.