Viaggio in terra di Stromatoliti, tra organismi antichissimi

Osserviamo gli Stromatoliti presso Hamelin Pool, in Australia. Un viaggio tra biologia e storia

Pubblicato: 7 Novembre 2017 15:14

SiViaggia

Redazione

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Forse in pochi ricordano che se il pianeta Terra è un posto abitabile, lo si deve alle prime generazioni di Stromatoliti. Vi starete chiedendo se anziché consultare una guida turistica di viaggi vi siate inoltrati in un curioso documentario di scienze. In parte possiamo dire che questo itinerario vi farà scoprire qualcosa che forse nei libri di scuola non vi aveva appassionato granchè e che invece si dimostrerà davvero incredibile sia sotto il punto di vista culturale che vacanziero.

In un’area della Western Australia dove l’oceano indiano converge in un golfo stretto e di forma allungata chiamato Shark Bay, ad Hamelin Pool, si trovano gli Stromatoliti. Questi organismi comparvero più di tre miliardi di anni fa con il “compito” di rendere respirabile l’atmosfera della Terra, emettendo ossigeno. Si tratta di strutture rocciose che si formano nelle acque basse attraverso la crescita di strati di microrganismi chiamati cianobatteri e sedimenti che i microbi riescono ad agglomerare. Insieme al carbonato di calcio prodotto, si formano queste strutture che in realtà sono una colonia microbica che cresce molto lentamente, meno di un millimetro all’anno.

Hamelin Pool è a circa mezz’ora di auto da Denham (città principale della zona) che si raggiunge con un’ora di macchina o due ore di volo dalla città australiana di Perth. La baia di Hamelin Pool è caratterizzata da acque poco profonde ma salatissime, ben due volte superiori alla salinità dell’acqua marina normale, che hanno permesso la conservazione degli stromatoliti.

Hamelin Pool un tempo era una stazione del telegrafo sulla Old Telegraph Line, oggi per chi desidera è possibile visitare un piccolo museo che ne testimonia il passato. Mentre oggi è diventata una riserva naturale di ben 1.200 chilometri quadrati di mare, riconosciuta come Patrimonio dell’Unesco. Volendo si può decidere di pernottare sul posto, ma è consigliato farlo nei mesi invernali tra luglio e ottobre, poiché il periodo estivo riserva temperature elevatissime e il caldo insopportabile si accompagna alla presenza sgradevole di alcuni insetti, ma nonostante la loro presenza non vi pentirete di aver scelto di visitare un luogo così affascinante. Inoltre è possibile ammirare oltre al sito anche un acquario nei pressi della stazione storica di Hamelin Pool Telegraph che ospita l’unico stromatolite vivente in cattività.

Ma veniamo a quello che si può considerare un tesoro prezioso per molti scienziati, ma anche per gli appassionati del mare e di ciò che ospita, la vista dei protagonisti di questo itinerario, gli Stromatoliti. Superando le dune che separano l’ex stazione telegrafica dal mare, vi verrà indicato come apprestarvi alla vista di questa meraviglia della natura.

Attraversando delle passerelle in legno poco sopra la superficie dell’acqua potrete passeggiare sopra gli stromatoliti senza il rischio di toccarli, lungo il percorso cartelli esaustivi vi descriveranno quello che state vedendo, in particolare se avrete la fortuna di trovare mare calmo noterete le scie di microbolle che provengono dalle colonie e che dimostrano l’attività degli stromatoliti. Se tutto ciò vi affascina provate a immaginarlo al tramonto quando la luce riflette sul mare regalando sfumature bellissime che si fondono con il colore rossiccio delle stromatoliti, un vero spettacolo che renda la baia un luogo incredibile.

Un’altra particolarità che riguarda questo luogo è la presenza di conchiglie che si sono compattate in una massa solida rendendola sezionabile in blocchi tanto da essere utilizzata per la costruzione di alcuni edifici di Shark Bay, come il vecchio ristorante Pearler e la chiesa di Saint Andrew a Denham. La cava di Block Shell può essere vista lungo la Boola-deorda Walk, dunque preparatevi a partire alla scoperta di questi luoghi meravigliosi disegnati dalla natura dove l’estro dell’uomo non può ancora competere.

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