In Umbria tra borghi e frantoi, lungo la Strada dell’Olio DOP

Cinque itinerari alla scoperta dell'Umbria, e dei suoi straordinari borghi: è la più suggestiva via dell'olio

Pubblicato: 26 Marzo 2019 11:39Aggiornato: 26 marzo 2019 11:39

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Borghi, frantoi, colline: la Strada dell’olio DOP, in Umbria, è un percorso straordinario. Un itinerario alla scoperta d’un ingrediente eccellente, in un territorio ricco di sorprese.

Percorrere la Strada dell’Olio DOP significa regalarsi un viaggio nella millenaria tradizione dell’olivicultura, nella storia e nella cultura dei suoi luoghi. Un viaggio tra i borghi medievali e le chiese romaniche, tra le botteghe dell’artigianato e i profumi dei frantoi che – ai turisti – aprono le porte. Sono in realtà cinque, gli itinerari che si possono percorrere: la zona dei colli Amerini e Valnerina, la zona dei colli Assisi e Spoleto, la zona dei colli Martani, la zona dei colli Orvietani, la zona dei colli del Trasimeno.

Il primo percorso attraversa la valle del Tevere e passa per Narni, Amelia, Attigliano e Montecastrilli, tra borghi arroccati e colline coltivate a olivi, tra l’olio – ovviamente – e il vino rosso. Tappe imperdibili di questo itinerario sono Amelia – sita su di un’altura tra la valle del Tevere e del Nera e affacciata su una pianura di ulivi – con le sue imponenti mura poligonali e Narni, un borgo medievale che custodisce ancora oggi resti d’opere ingegneristiche romane e importanti monumenti come la Rocca degli Albornoz.

Il secondo itinerario si snoda tra le colline di Assisi e Spoleto, passando per Spello, Foligno, Campello sul Clitunno e il borgo di Trevi, sino ad arrivare a Gubbio. Un itinerario che ha moltissimo da offrire, a cominciare dalle famosissime Assisi e Gubbio e sino al borgo di Castelluccio di Norcia. Il cuore della produzione dell’olio DOP della zona, il Moraiolo, è però Trevi: imperdibile fermarsi qui per una cena a base di legumi bolliti e carpacci di carne.

Si svolge invece nel cuore dell’Umbria il terzo itinerario, tra la valle Umbra e la valle del Tevere, visitando gli antichi borghi di Massa Martana, Todi, Giano dell’Umbria, Bevagna, Deruta e Torgiano. Tappe imperdibili sono Deruta – nota in tutto il mondo per la sua produzione di ceramiche -, quel gioiello medievale che è Todi e poi Torgiano, dove hanno sede il Museo dell’olio e il Museo del vino.

Il quarto itinerario attraversa le campagne che da Orvieto e Marsciano raggiunge il borgo medievale di Città della Pieve ai confini con la Toscana. Un luogo straordinario, tutto fatto di mattoni e con vicoli talmente stretti che – il più angusto – è stato soprannominato “vicolo Baciadonne”. Tra le altre tappe vi è poi Orvieto, importante centro etrusco e romano oggi celebre soprattutto per il suo Duomo.

Infine, il quinto itinerario: da Città di Castello, si passa per Umbertide e si scende fino ai comuni vicino Perugia per poi raggiungere il lago Trasimeno. Tanti sono i borghi da visitare qui: Castiglione del Lago, Magione, Tuoro sul Trasimeno con le sue architetture medievali. Perché, la Strada dell’olio DOP d’Umbria non è solamente un percorso alla scoperta di uliveti e frantoi. È soprattutto un viaggio nella storia, quella delle sue città e dei suoi borghi.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963