Ragusa Ibla, o Ragusa Inferiore, è uno dei due quartieri che formano il centro storico della città di Ragusa, in Sicilia. Il centro cittadino che vediamo oggi, conosciuto anche grazie alle immagini televisive dell'amata fiction Tv "Il commissario Montalbano", è il frutto della ricostruzione avvenuta dopo il terremoto del 1693, quando sulle macerie dell'antica città sorsero edifici e monumenti in stile tardo barocco.
Ragusa Ibla è stata inserita, non a caso, tra i siti barocchi Patrimonio UNESCO della Val di Noto: è un tesoro nascosto da esplorare a passo lento camminando tra i vicoli che si snodano tra antichi palazzi e meravigliose chiese.
Il quartiere di Ragusa Ibla si trova nella parte orientale di Ragusa, su una collina a poco più di 300 metri di altezza. A ogni angolo, tra vicoletti, archi e ripide scalinate, appaiono scorci incredibili sul paesaggio e sulle architetture: un'atmosfera suggestiva raccontata tra le pagine del libro di Andrea Camilleri, e riprodotta dalla celebre serie televisiva "Il commissario Montalbano". Inoltre sono visibili gli scavi di un'antica città che secondo alcuni studiosi sarebbe identificabile con l'Hybla Heraia.
Passeggiare tra i vicoli di Ragusa Ibla è come fare un tuffo nella storia e nelle tradizioni di un territorio siciliano tra i più spettacolari. E ammirare il cuore antico della cittadina dall'alto è ancor di più un incanto. Partite da Ragusa Superiore per esplorare quella che Camilleri descrive con il nome di Vigata (la cittadina immaginaria in cui si muove il commissario Montalbano). Da lì la vista su Ragusa Ibla è meravigliosa. Percorrendo una scalinata, poi, si giunge nel centro storico.
Sono le chiese a fare da padrone nel paesaggio di Ragusa: circa cinquanta chiese in stile barocco, oltre a numerosi palazzi, compongono infatti questo incantevole quadro cittadino. A Ragusa Ibla sorgono 14 dei 18 monumenti della città iscritti nel Patrimonio dell'umanità UNESCO, tra i quali numerose chiese dalla bellezza unica. Uno dei simboli della cittadina è sicuramente il Duomo di San Giorgio, principale luogo di culto risalente al 1775 e testimonianza dell'inconfondibile stile barocco siciliano.
Un altro gioiello del barocco siciliano è la Chiesa di San Giuseppe. Sorge in piazza Pola ed è stata costruita dopo il terremoto del 1693 che rase al suolo l'antica costruzione della chiesa di San Tommaso.
Altro simbolo della città di Ragusa è il Portale di San Giorgio, monumento medievale edificato in stile gotico nella prima metà del XII secolo. Era parte di una omonima chiesa che però ora è scomparsa, crollata con il terribile terremoto del 1693. Il portale è riccamente decorato con figure come il cavaliere che trafigge il drago e la regina di Berito che assiste alla scena. Presenti anche l'aquila ragusana, diverse figure che rappresentano le arti e i mestieri e altre più mostruose e immaginarie.
"Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla, una certa qualità d'animo, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia", ha scritto Gesualdo Bufalino sulla città. Ed è proprio osservando le facciate dei palazzi che si scopre la bellezza architettonica di Ragusa Ibla. Lo stile tardo-barocco è ben rappresentato dal Palazzo Cosentini, tra la salita Commendatore e corso Mazzini. I suoi balconi sono vere opere d'arte. Nel principale sono rappresentati, scolpiti nella pietra sui mensoloni che sorreggono il balcone, cinque mascheroni grotteschi estremamente espressivi. Figure umane e animali, gruppi di girovaghi con copioni teatrali e strumenti musicali, figure femminili e cornucopie o ancora personaggi della vita quotidiana. Anche i tre balconi laterali del palazzo sono uno spettacolo da ammirare con il naso all'insù per stupirsi ancora una volta della bellezza dello stile barocco siciliano.
In un viaggio alla scoperta della Ragusa di Montalbano, da non perdere è la visita al magnifico Giardino Ibleo. Parte di una villa costruita nel 1858 per opera del popolo ragusano che lavorò gratuitamente per costruirla, il giardino è un'oasi di pace in cui passeggiare e stupirsi della bellezza del paesaggio circostante. La chicca è il viale d'entrata, fiancheggiato da numerose palme che donano un tocco esotico al giardino. Non mancano anche statue, una vasca d'acqua, chiesette e una vista mozzafiato sulla vallata dell'Irminio. A poca distanza sono visibili gli scavi archeologici di un'antica città che secondo alcuni studiosi sarebbe identificabile con l'Hybla Heraia (che si può tradurre in "Piccola Hybla").
Qualcuno ha trovato analogie tra Ragusa Ibla e Matera, la città dei Sassi, dove ci si immerge tra mille vicoli e piazze. Ad accomunare le due cittadine sono lo stile barocco siciliano e il carattere rupestre dei loro primi insediamenti.
Se durante il giorno Ragusa Ibla è una cittadina ricca di fascino, è di notte che si trasforma in quello che sembra un piccolo presepe incastonato tra le montagne. Illuminata da tante piccole luci soffuse, diventa un paesaggio ancor più suggestivo in cui perdersi tra vicoli, chiese e palazzi storici sospesi tra passato e presente.