Sant’Angelo dei Lombardi, il borgo campano dalla tradizione longobarda

Nonostante il terremoto dell'Irpinia si sia ampiamente sentito qui, ci sono ancora bellezze storiche inalterate

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Redazione

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Sant’Angelo dei Lombardi è un paese dell’Alta Irpinia, in provincia di Avellino e situato in prossimità di uno sperone che fa da spartiacque sulla dorsale appenninica: divide la valle d’Ansanto dalla vallata dell’Ofanto, nel suo tratto iniziale. Forse meglio di altri luoghi, racconta il passato di questo territorio: fu dominato dai longobardi, che lo ribattezzarono in questo modo e ne misero le basi.

Una passeggiata in città

Il centro storico è da sempre stato il fulcro del paese, ben conservato fino al 1980 quando, purtroppo, buona parte di esso è andato distrutto per colpa del terremoto dell’Irpinia: nonostante questo, conserva strade lastricate, piazze, edifici e facciate in parte ripristinate. Caratteristico il portale di Casa Ricciardi, con un busto nella chiave dell’arco e le Case Fischetti, Loreto, De Vito e Del Priore, oggetto di ripristino e valorizzazione.

I palazzi più importanti

Il Castello Longobardo sorge sul collo più alto e si distingue per la sua imponenza: risale alla prima metà del X secolo. Le trasformazioni più sostanziali furono volute dai Caracciolo nel XVI secolo e dal principe Placido Imperiale nel 1768. Nella facciata si distinguono il cinquecentesco portale d’ingresso ed un’importante epigrafe di epoca classica. Nel 1862 divenne un carcere e i suoi locali, hanno ospitato gli uffici della magistratura e l’archivio notarile.

Fonte: iStock Ph. lucamato
Il Castello

La Cattedrale dell’XI secolo, ricostruita nel XVI secolo, ha una base a croce latina e la cripta in stile romanico. Purtroppo negli anni ha subito numerosi restauri a causa dei terremoti che l’hanno duramente colpita. Al suo interno vi è un sepolcro seicentesco, mentre di fianco un campanile con torre quadrata risalente al Cinquecento, con finestroni archivoltati ed un portale artistico. Numerose le opere pittoriche e scultoree: tra queste bisogna ricordare alcune tele a olio tra cui “Gesù Salvatore”, attribuito a Domenico Antonio Vaccaro.

La Chiesa e il Convento di San Marco sono stati anch’essi soggetti a numerose opere di restauro e ripristino e oggi sulla facciata della Chiesa si apre un bel portale in pietra rinascimentale. Su un angolo della chiesa vi è un tondo in pietra raffigurante la Madonna col Bambino, probabilmente del XVI secolo.

L’Abbazia di San Guglielmo al Goleto è considerata una delle più importanti opere architettoniche del Mezzogiorno. Il complesso monumentale sorge a pochi chilometri da Sant’Angelo dei Lombardi, nella valle Ofantina e con la sua mole grandiosa ne domina il paesaggio. Fu fondata intorno al 1133 da un santo vercellese e, nonostante i vari trascorsi non positivi, mantiene tesori artistici come la Torre Febronia, vero capolavoro di arte romanica.

L’Abbazia del Goleto è un luogo mistico, in cui il silenzio la pace e la tranquillità regnano sovrani. Passeggiare in questi luoghi, respirare l’aria della storia e farsi baciare dai raggi del sole rappresenta un’esperienza davvero indimenticabile.

I piatti della tradizione

I piatti della tradizione gastronomica sono le Alici ‘mbuttunate, dove potrete fare una gustosissima scarpetta nel loro sugo di pomodorini freschi; la Cianfotta faicchiana ricca di verdure fritte e gli Gnocchi alla caprese, dal sapore unico e inconfondibile tipico della Campania. Non potrete fare a meno di sentire l’emozione di un passato per nulla semplice, ma anche la forza di sapersi ricostruire nonostante tutto.

Fonte: iStock Ph. lucamato
Sant’Angelo dei Lombardi sotto la neve

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