Costruiamo muri per delimitare i confini, ma anche per proteggerci da tutto ciò che percepiamo come una minaccia. Per le persone che vivevano in epoca medievale, essere al sicuro significava vivere all'interno delle mura delle città. Erano uno strumento per controllare chi entrava all'interno e avere un riparo fortificato in caso di attacco nemico. L'eredità di queste guerre è la più alta concentrazione sopravvissuta di grandi città murate al mondo. Praticamente, quasi ogni città e borgo era fortificato e, in tantissimi casi, sono sopravvissute fino ai giorni nostri. Tra le più belle, quelle di Lucca, Montagnana e San Gimignano.
Le Mura di Montagnana, in Veneto, sono tra le meglio conservate d'Italia e forse le più caratteristiche visivamente. Merito delle tipiche merlature medievali e delle torri quadrate (ben 24) che fungevano da avamposto di avvistamento. Le fortificazioni sono circondate da fossati e l'accesso alla città avviene tramite ponti panoramici e 4 portali monumentali.
Monteriggioni rappresenta uno dei castelli murati più importanti della Toscana, nonché uno dei più belli d'Italia. Perfettamente intatto sulla sommità di una collina, domina elegantemente il paesaggio circostante nonostante le sue imponenti mura. Il castello venne realizzato dai Senesi all'inizio del Duecento, per scopi prettamente difensivi: la sua posizione dominante permetteva di monitorare l'intera Val d'Elsa da eventuali incursioni nemiche. Il castello è perfettamente intatto, e tutt'oggi è possibile passeggiare lungo i camminamenti delle mura.
Le mura di Lucca sono una magnifica e concreta eredità dell'era della polvere da sparo. A differenza delle sue colleghe, che rimasero generalmente invariate dopo il Rinascimento, le fortificazioni di Lucca furono regolarmente ammodernate, fino al Settecento. Di conseguenza le mura esistenti sono un vero dedalo sostenuto da terra battuta progettato per respingere il fuoco dei cannoni e difendere le fortificazioni da molte angolazioni. In nessun'altra parte d'Italia, muri che hanno resistito al fuoco nemico sono così splendidamente conservate.
Le mura di San Gimignano hanno un aspetto decisamente più imponente. Il piccolo borgo della Val d'Elsa, dichiarato “Patrimonio dell'Umanità”, si trova in cima a una collina che un tempo era strategica per le capacità difensive della città. Le mura della città risalgono al XIII secolo, epoca in cui le famiglie al potere si contendevano il controllo del territorio. L'edera e gli altri rampicanti che crescono sopra le mura aggiungono un notevole elemento romantico, tanto che molti considerano le mura di San Gimignano le più belle d'Italia.
La cittadella fortificata in provincia di Teramo è stata l'ultima guardiana dei confini del Regno Borbonico verso lo Stato Pontificio, e ancora oggi conserva uno dei più mirabili esempi di ingegneria militare. Posta a 600 metri s.l.m. era una postazione di avvistamento privilegiata sulla valle del Salinello. Conservatasi perfettamente, oggi ospita il Museo delle Armi e la Ruetta, la via più stretta d'Abruzzo.
Estese per quasi 1 km, le mura del borgo marchigiano furono realizzate sul finire del Trecento con i tipici merli a coda di rondine che conservano ancora oggi. Ampliate più volte nel corso dei secoli, hanno mantenuto intatti i camminamenti, i portali e le torri di difesa. Si accede al centro storico attraverso tre porte: la Porta di San Giovanni, la Porta di Santa Maria del Mercato e la Porta Nova. Ma questo è solo l'inizio perché l'intero borgo di Corinaldo è, ancora oggi, il vanto della cittadina.
Tra le città di questa categoria, Palmanova è senz'altro la più scenografica. Costruita nel 1593 dalla Repubblica di Venezia, Palmanova è una città-fortezza conservata in condizioni esemplari. Con la sua perfetta forma a stella a nove punte, i monumentali portoni d'ingresso e i tre cerchi di fortificazioni dei secoli XVI, XVII e XIX, Palmanova nel 2017 è entrata a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco.
Magliano è un piccolo borgo medievale nel cuore della Maremma, sul crinale di una collina coperta da ulivi e vigneti. Le sue mura cittadine abbracciano per intero il centro storico. Realizzate tra il tardo medioevo e il periodo rinascimentale, queste mura difensive dispongono di un camminamento di recente ristrutturazione da cui si gode una vista mozzafiato sulla campagna fino al mare.
Il capoluogo umbro conserva ancora l'antica cerchia difensiva della città. Non una ma ben due mura di cinta: non soltanto quella medievale realizzata nel XIII secolo, ma anche quella etrusca di circa 3 chilometri, edificata tra il IV ed il III secolo a.C. Il suo status di città fortificata non è l'unica attrazione di questa piccola città, ben nota dagli amanti della musica per il famoso festival jazz che attira ogni anno estimatori da ogni parte d'Europa.
Imponenti ed eleganti, le mura di Ferrara abbracciano per 9 chilometri il centro storico della città, inserito tra i patrimoni Unesco. L'antica cintura di giardini e fortificazioni, studiate anche da Michelangelo come uno dei più alti esempi di arte militare, può essere percorsa in tutta la sua lunghezza a piedi o in bicicletta e offre l'incredibile opportunità di ammirare un connubio perfetto tra bellezza monumentale e funzionalità difensiva, in un susseguirsi di torrioni, baluardi, cannoniere, porte e passaggi immersi nel verde.