La Sicilia è mare turchese e spiagge incantevoli, sapori e profumi che avvolgono i nostri sensi, ma è anche paesaggi da sogno e verdi colline, che si addentrano sino a diventare vere e proprie montagne. In questo panorama suggestivo, scopriamo le bellezze della Valle del Belice: qui l'omonimo fiume, che nasce presso Piana degli Albanesi, scorre placido tra dolci alture ricche di vegetazione e uliveti che si dipanano a perdita d'occhio, nella cornice dei monti Sicani. E attraversando ben tre province - Palermo, Trapani e Agrigento, il corso d'acqua si getta nel canale di Sicilia. Partiamo per un incredibile viaggio tra le più belle tappe da esplorare nella Valle del Belice.
L'intero territorio ha una memoria storica importantissima. Popolata sin dalla preistoria, la Valle del Belice accoglie oggi diversi siti archeologici di rilievo internazionale, come la splendida Selinunte. L'antica città greca è parte del più grande parco archeologico europeo, dove potrete ammirare l'acropoli, la necropoli e diversi templi giunti ai nostri giorni in buono stato di conservazione.
Il ramo più corto del fiume che attraversa la valle, il Belice Sinistro, ha dato origine in maniera artificiale ad un piccolo specchio d'acqua conosciuto come lago Garcia. Nato a seguito di uno sbarramento volto a ridurre i problemi di approvvigionamento idrico della zona, il bacino si è rivelato l'habitat ideale per diverse specie di uccelli migratori. Gli appassionati di birdwatching si raccolgono sulle sue sponde per osservare questo spettacolo della natura.
Là dove il Belice si getta nel canale di Sicilia, in un panorama selvaggio, è nata una riserva naturale di raro splendore. Siamo a due passi da Marinella di Selinunte, piccola località di mare conosciuta per le sue spiagge incantevoli: è qui che il fiume dà origine ad un'ambiente di circa 5 km dove le dune dorate e la rigogliosa vegetazione palustre formano un paesaggio incontaminato.
Uno dei principali centri abitati della Valle del Belice è il borgo di Castelvetrano, antica colonia di cui oggi rimangono splendide testimonianze. Ripercorrere la storia di questo paesino è un'emozione unica, e passeggiando tra le sue viuzze potrete godere di alcune bellezze architettoniche davvero particolari. Una è la Chiesa del Purgatorio, eretta nel corso del '600 sulle rovine di una vecchia struttura sacra, a pochi passi dalla piazza centrale.
A non molta distanza, ecco il piccolo borgo di Salemi: la sua struttura richiama il fascino antico delle città arabo-medievali, racchiudendo in sé elementi architettonici di incredibile bellezza. Il cuore pulsante del paese è il pittoresco Castello Normanno, che svetta dall'alto di una collina con le sue splendide torri. Da qui, il panorama è incantevole e lo sguardo si stende sino all'azzurro del mar Mediterraneo.
Nel 1968, l'intera valle venne scossa dal Terremoto del Belice, un evento disastroso che portò gravissime conseguenze sul territorio. Il borgo di Gibellina venne completamente distrutto: se negli anni seguenti il centro abitato venne ricostruito a poca distanza, sulle tracce della vecchia città l'artista Alberto Burri diede vita ad un'opera d'arte, il Cretto di Burri. Ogni anno, in questa splendida cornice si svolgono numerosi spettacoli teatrali che richiamano tantissimi turisti.
Il terremoto sconvolse le vite anche degli abitanti del borgo di Poggioreale, che furono costretti ad abbandonare le loro case devastate dalle scosse sismiche. I danni furono così ingenti che non si ritenne possibile restaurare ciò che rimaneva del paese: ancora oggi è possibile dunque visitare i ruderi di un centro abitato fantasma. L'atmosfera è surreale, perché le lancette qui si sono fermate al lontano 1968.
Una delle strutture più affascinanti dell'intera regione è il Castello Grifeo, situato alle pendici di una collina dove oggi sorge il paese di Partanna. Si tratta di una delle fortezze meglio conservate della Sicilia occidentale, un vero capolavoro architettonico ricco di merlature affascinanti e interni deliziosamente decorati. Tra le sue mura sono ospitate diverse mostre interessanti, come quella che accoglie oggetti e strumenti della civiltà contadina.
Ma nella Valle del Belice è la natura a farla da padrone: le verdi colline, dove la lussureggiante vegetazione non ha mai ceduto il passo alla civiltà urbana, proteggono i vasti campi coltivati, i vigneti e gli uliveti che danno vita ad alcuni dei prodotti enogastronomici più famosi della regione. Non potrete che rimanere incantati da questo panorama, che sembra uscire da una cartolina.