Sono circa una cinquantina le isole che impreziosiscono la Laguna Veneta, grandi o piccole, abitate o deserte, dal fascino bucolico o avvolte da leggende inquietanti. Se desiderate scoprire luoghi ricchi di fascino, cultura e storia, oasi di relax e scrigni di tradizioni antichissime a pochi passi dalla più affollata Venezia, ecco alcune delle gemme più imperdibili di questo suggestivo “paesaggio culturale” unico al mondo, dichiarato Patrimonio dell'Umanità.
Annoverata tra i luoghi più colorati al mondo, Burano è l'isola del merletto, delle dimore di grandi artisti, delle case dalle tonalità accese che si riflettono nelle acque della laguna e del caratteristico Campanile Storto. Tra le sue attrazioni principali, oltre al Museo del Merletto, merita una visita 'la Casa di Bepi Suà', dipinta con l'utilizzo di diversi colori, divisi in forme geometriche.
Appena quattrocento metri dividono Piazza San Marco dall’isola di San Giorgio Maggiore, un piccolo e seducente scrigno di storia, arte e cultura. Oltre ad ammirare gli splendidi edifici che la impreziosiscono, come l'omonima chiesa progettata dall’architetto Andrea Palladio nel 1565, una volta qui non perdetevi la vista insuperabile su Venezia e la laguna dalla torre del campanile, e una visita all'affascinante Labirinto di Borges, il più bello d'Italia.
Tra le gemme più preziose della Laguna Veneta, spicca senza dubbio l'isola di Torcello, dove vivono appena una decina di abitanti. Una delle prime attrazioni in cui ci si imbatte è il Ponte del Diavolo, così chiamato perché secondo la leggenda venne costruito in una sola notte dal diavolo in persona per vincere una scommessa (una leggenda probabilmente alimentata dalla mancanza di protezione sui lati, da cui la sensazione che il ponte sia stato costruito in fretta). Leggendario anche il Trono di Attila, posto nella piazzetta dell'isola: fu erroneamente attribuito al famoso condottiero degli Unni, ma più verosimilmente appartenne al Vescovo di Torcello o a qualche tribuno del posto.
Una volta a Torcello, meritano assolutamente una visita la Basilica di Torcello e la vicina Chiesa di Santa Fosca, che rappresentano gli ultimi esemplari rimasti delle antiche chiese dell'isola, nonché una preziosa testimonianza del suo glorioso passato. Fino al declino conseguente alla predominanza della vicina Venezia e al mutare delle condizioni ambientali, Torcello costituiva, infatti, il principale punto di riferimento della Laguna Veneta.
Un fascino idilliaco avvolge l'amena isola delle Vignole, composta da due isolotti separati da uno stretto canale. Altra piccola gemma poco conosciuta della Laguna Veneta, questo lembo di terra è oggi abitato da poche persone dedite all'orticoltura. Anticamente conosciuta come 'Biniola' o 'Isola delle Sette Vigne', è stata in passato meta di villeggiatura molto apprezzata dai veneziani e, prima ancora, anche dagli antichi Romani.
Considerata un'appendice di Burano, alla quale è collegata da un ponte in legno chiamato dagli abitanti "Ponte Longo", Mazzorbo è meno conosciuta e frequentata rispetto alla coloratissima vicina, e questo le ha permesso di mantenere intatto tutto il suo fascino rurale. Tappa imperdibile per gli amanti del vino, ospita la tenuta Venissa, famosa per la produzione di uva Dorona, un prezioso vitigno autoctono veneziano.
Celebre in tutto il mondo per la lavorazione del vetro soffiato, Murano è l'isola più grande della Laguna, dopo Venezia, ed è ricca di attrattive imperdibili. Tra queste, la splendida basilica dei Santi Maria e Donato, uno dei massimi esempi dello stile veneto-bizantino della Laguna. Incerta la data della sua fondazione, molto probabilmente risalente al VII secolo d.C.
Se cercate la quiete e volete allontanarvi dalla più caotica Venezia, l'isola di Sant'Erasmo vi conquisterà con il suo fascino bucolico. Già dal Medioevo, in questo lembo di terra si coltivavano frutta e ortaggi che servivano a rifornire la città e, da allora, il ritmo della vita è rimasto lento, offrendo ai visitatori l'illusione di essere sospesi nel tempo. Oltre ai campi coltivati, vigneti e frutteti, qui ci si imbatte anche in monumenti di notevole interesse, come la Torre Massimiliana, dalla caratteristica forma circolare, costruita dagli austriaci nei primi anni del 1800 e recentemente restaurata. Si tratta dell'unico esempio di fortificazione cilindrica a "torre massimiliana" in Italia.
Il nostro viaggio tra le gemme della Laguna Veneta si conclude a Poveglia, un'isola disabitata di sette ettari considerata uno dei luoghi più infestati del mondo. La sua storia macabra ha inizio nel 1700, quando fu adibita a lazzaretto dove venivano confinati i malati di peste. Successivamente, l'isola ospitò uno strano edificio, la cui funzione è ancora oggi oggetto di dibattito, tanto che qualcuno è persino arrivato a negarne l'esistenza. Stando ad alcuni archivi storici, la struttura avrebbe ospitato una casa di riposo per anziani, tuttavia molti elementi inducono a pensare che si fosse trattato in realtà di un ospedale psichiatrico. Da visitare se non vi impressionano le storie sui fantasmi.